- 10 per rottamare i debiti Equitalia. È boom di richieste

Modello richiesta definizione agevolataLa definizione agevolata entra nel vivo

A rendere noti una serie di numeri che tracciano un quadro abbastanza chiaro della situazione è stato Ernesto Maria Ruffini, Ad di Equitalia, durante un’audizione alla Camera. 
A oggi, sono state esaminate circa 500mila delle 600mila istanze inoltrate fino al 23 marzo scorso
 
25mila non soddisfacevano i requisiti formali richiesti, mentre altre 70mila sono in lavorazione, e la loro elaborazione sarà completata nei prossimi giorni; a queste si aggiungono le 180mila dell’ultima settimana di marzo.
 
L’importo lordo relativo alle richieste già processate è di 8,3 miliardi di euro che, al netto, diventeranno circa 7,2; tuttavia, la somma potrebbe variare in relazione agli accertamenti finalizzati a chiarire la fattibilità della definizione dei debiti indicati. 
 
Dall’importo si dovranno inoltre sottrarre le cifre riconducibili alla voce “sanzione” e sommare oneri di riscossione, diritti di notifica ed eventuali spese riguardanti l’iter di notifica.  La riscossione aggiuntiva stimata è di 2,3 miliardi  per quest’anno, 2 nel prossimo e 800 milioni nel 2019. 
 

“Identikit” delle domande presentate 

Da un’analisi delle istanze inoltrate prima del 23 marzo emerge che il 53,2% del totale riguarda il periodo 2000-2014. Il restante 47% circa, invece gli ultimi due anni. 
 
In riferimento alla tipologia di tributi da rottamare, è interessante notare che il 70% fa riferimento all’Agenzia delle Entrate, il 20% all’INPS , il 3% a Comuni e aziende di servizi a questi collegati, e il rimanente 7% ad altre Agenzie Fiscali, Inail, Ministeri, Ordini Professionali e Casse di Previdenza. 
 
Per quanto riguarda la tipologia di rateizzazione, il 73% ha optato per più tranche (in nove casi su dieci scegliendo di dilazionare la somma nel massimo numero di rate previsto, cinque), mentre il 27% ha preferito un approccio del tipovia il dente via il dolore”, decidendo di saldare la pendenza in un’unica soluzione
 
Nel frattempo, entro il 31 maggio i contribuenti saranno informati circa l’importo finale da pagare. 
 
Le regioni da cui sono arrivate il maggior numero di domande di definizione agevolata sono Lazio, Lombardia, Campania, Puglia, Toscana e Veneto. 
 
da redazione