Centrale Rischi, istituto di credito condannato per iscrizione “negligente”

La segnalazione in Crif può costare molto caro. Soprattutto quando “segue” come un’ombra il malcapitato, anche a distanza di anni e dopo aver chiuso i conti sospesi. Si stanno quindi moltiplicando le cause a carico degli istituti di credito che utilizzano tale strumento con estrema leggerezza, quasi come fosse una clava. In questi giorni Monte dei Paschi di Siena è stata condannata a risarcire un imprenditore per illegittima iscrizione.  A emettere la sentenza è stato il Tribunale di Pescara.
 
Quattro anni fa l’uomo si era fatto carico di un debito dell’azienda in veste di garante, incassando successivamente la liberatoria. Senza un motivo valido, l’istituto di credito confermò la segnalazione per alcuni mesi. Fortunatamente l’anomalia emerse di lì a poco, non appena gli fu respinto un finanziamento a causa della posizione non “sanata”. A quel punto chiese e ottenne la cancellazione della segnalazione.
 
A seguito della decisione del Tribunale la banca dovrà versargli circa 20.000 euro, più interessi e spese, a titolo di rimborso per i danni psicologici, d’immagine e reputazione scaturiti dalla propria negligenza.
 

 

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