Donato T.

Sono un imprenditore. Mi occupavo di rifornire i distributori automatici di scuole e uffici con bevande e snack vari. Nonostante fossi costretto a pagare la merce a 90 giorni, gli enti pubblici saldavano i miei crediti dai 4 ai 6 mesi dopo. I fornitori non accettano di aspettare in eterno. Magari la prima e la seconda volta chiudono un occhio e cercano di venirti incontro. Poi però devono riscuotere, e a quel punto per molti come me sono cominciati i problemi... 
Mi sono rimboccato le maniche, ho stretto i denti e trovato un altro lavoro. Sono ripartito da zero, e ora faccio le pulizie in una cooperativa. Sono a tempo indeterminato. Guadagno 600 euro ma mi ritengo “fortunato”, perchè molti si sono ritrovati in condizioni ben peggiori della mia. E tutto questo è assurdo, perchè il fallimento dell’azienda non è stato colpa mia, ma dei ritardi dello Stato.
 

 

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