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Eventi e convegni

Quali tutele per i professionisti? Venerdì mobilitazione generale degli avvocati

Avvocati e freelance dicono “no” all’inasprimento legislativo che li ha interessati negli ultimi mesi e si danno appuntamento il 27 febbraio (ore 9,00) davanti alla Cassa Forense di Roma. L’evento, organizzato da M.G.A. (Mobilitazione Generale Avvocati) vuole accendere i riflettori sulle condizioni fiscali e previdenziali sempre più stringenti a cui è costretta un’ampia fetta di lavoratori.
Per chi non ha il posto fisso, infatti, sempre più spesso al danno si aggiunge la beffa. Una “discriminazione” ormai trasversale, che investe le più diverse categorie professionali. Un esempio su tutti, la nuova bozza di Regolamento per l’accertamento della Continuità Professionale dell’Avvocato. Questo prevede requisiti particolarmente forti per conservare l’iscrizione all'Albo. Non solo infatti è necessario appartenere alla Cassa di Previdenza e Assistenza Forense, ma bisogna anche assolvere numerosi altri obblighi. Tra questi, essere possessori di una partita IVA attiva e di una PEC comunicata all’Ordine, avere gestito almeno cinque clienti l’anno, ed essere titolari di una polizza assicurativa a copertura della responsabilità civile. 
Ogni tre anni l’Ordine controlla che sussistano tali requisiti. In caso contrario, procede alla cancellazione del professionista, salvo che questo sia giustificato da motivazioni oggettive. 
 

 

A Napoli un convegno sul nanoprestito, il prestito per famiglie in difficoltà

Nei momenti difficili bisogna re-inventarsi e adattarsi. Vale anche per gli usurai che, come i camaleonti, “cambiano pelle” per sopravvivere alla crisi economica. Perciò, soprattutto al Sud, «per mitigare i rischi della denuncia, tendono a orientarsi verso prestiti inferiori ai 2.500 euro, erogati con l’applicazione di interessi dal 10 al 20 per cento al mese (120-240 per cento all’anno), approfittando del fatto che né le banche, né le finanziarie trovano generalmente conveniente trattare quel “taglio di prestiti” a tassi legali». A tracciare il quadro è Fabio Giuliani di Libera.

Così, per impedire la diffusione di questa tendenza emergente, a partire da quest’anno verrà sperimentato il nanoprestito, finalizzato a consentire l’accesso al credito, per somme entro i 2.500 euro, alle fasce sociali economicamente più deboli e ai cosiddetti soggetti non bancabili, in genere esclusi dai canali ufficiali. E per far conoscere le potenzialità del nuovo strumento di credito, il 30 gennaio si terrà a Napoli un convegno intitolato “Microfinanza e Fondi Strutturali 2014-2020: Inclusione, Coesione e Sviluppo”. L’iniziativa, organizzata da Finetica onlus, associazione nazionale per lo studio dei problemi del credito (Anspc) e Rete Italiana Microfinanza (Ritmi), sarà ospitata dal Salone delle Assemblee del Banco di Napoli.

 
 
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Iscrizione in Centrale Rischi. Un seminario per imparare a difendersi

Iscrizione in Centrale Rischi  

Iscrizione_Centrale_RischiDimmi se sei stato segnalato … e deciderò se erogare o meno il finanziamento. Questo, in breve, l’approccio delle banche. Infatti, prima di concedere credito viene verificata la posizione del richiedente in Centrale Rischi, l’archivio contenente le informazioni relative all’eventuale indebitamento di privati e imprenditori. 

In un certo senso, quindi, la Crif ha potere di vita e di morte, ma a volte lo esercita su vittime incolpevoli, con conseguenze disastrose.

Così, le associazioni dei consumatori e degli imprenditori sono impegnate in prima linea per informare sui meccanismi attraverso cui la Crif opera. 

Si moltiplicano i seminari sul territorio; mercoledì 17 dicembre, ad esempio, si terrà a Forlì un incontro, organizzato da Confindustria Romagna, intitolato La Centrale Rischi come biglietto da visita dell’impresa.

L’obiettivo è fornire supporto agli imprenditori costretti a “decifrare” la propria posizione in Centrale Rischi, spiegare loro quali sono le conseguenze di una segnalazione, e quello che si può fare per “tamponarle”

Per le piccole e medie aziende è infatti importante scrivere una nota integrativa relativa alla propria posizione in Crif, così da evitare penalizzazioni che potrebbero comprometterne l’esistenza stessa. 

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Da redazione 

 


 
 

Rischio sovra indebitamento? Facciamo i conti

Sovra indebitamento Rischio_Sovraindebitamento_Facciamo_Chiarezza

Prevenire è meglio che curare, come ci spiegava, anni fa, un noto spot pubblicitario. 

D’altra parte, non sempre si arriva in tempo utile per stroncare sul nascere un problema, specie se di tipo economico

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Perciò, l’informazione e il supporto qualificato giocano un ruolo fondamentale

Così, prendono piede sul territorio le iniziative finalizzate a sensibilizzare i cittadini. Venerdì 5 dicembre è la volta del convegno Sovra indebitamento e usura a Verona: analisi e soluzioni.

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L’incontro, cofinanziato dalla Camera di Commercio del capoluogo veneto, è organizzato dalle sedi cittadine di Adoc, Adiconsum, Lega consumatori e Movimento consumatori.

Le associazioni, riunite nel progetto “Facciamo i conti”, sono impegnate da tempo nella diffusione di temi come l’educazione finanziaria e l’uso consapevole del denaro, nonché a far conoscere le strategie più efficaci  per affrontare le fasi “acute” di fenomeni come l’usura e il sovra indebitamento. 

Leggia nche

Per fare impresa in Italia ci vuole fegato

Da redazione 



 

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