Il mutuo era stato pagato, eppure una famiglia è finita in strada

Comprare casa tramite cooperativa significa, in linea di massima, coniugare la stabilità con il risparmio

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Tale procedura consente infatti di bypassare tutta una serie di fasi intermedie, evitando di avvalersi di alcune figure tipiche del mercato immobiliare. Concretizzazione emblematica del detto: “dal produttore al consumatore”.

Un ruolo cruciale, dunque, viene esercitato dalla cosiddetta cooperativa edilizia di abitazione, ma se questa non opera con serietà e trasparenza, i soci possono pagarne le conseguenze anche a distanza di anni. Così, ci si può ritrovare senza casa pur avendo sempre agito correttamente.

Loredana e suo marito Sandro vivono a Roma. Negli anni Novanta avevano prenotato una casa aderendo a una cooperativa della borgata Ottavia. Il prezzo concordato era di circa 110mila euro e, sebbene sia stato integralmente pagato, a un certo punto la banca erogatrice del mutuo si è palesata “battendo cassa”.

Prendi i soldi…e fai finta di niente

Non è difficile immaginare come sono andate le cose. La cooperativa ha infatti tenuto per sé l’importo, privando il marito di Loredana, ingiustamente tacciato di morosità, dello status di socio,.

Interpellato sul punto, il Tribunale di Roma ha riconosciuto le ragioni della coppia, le ha assegnato la proprietà dell’immobile, e ha condannato la cooperativa alla restituzione di circa 100mila euro.

Successivamente sia la Corte d’Appello che la Cassazione hanno ribadito tale pronuncia, però nel frattempo  non solo la banca ha intrapreso l’esproprio forzoso, ma si è rivolta anche ad una società ad hoc.

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Come rileva il difensore della coppia, la vicenda è stata “viziata” dal fatto che il pignoramento è intervenuto prima che si arrivasse a una sentenza definitiva. Scenario questo, che contrasta con i dettami di legge.

Loredana e Sandro hanno presentato una nuova opposizione, che però verrà discussa a maggio. Intanto sono stati costretti ad abbandonare in tutta fretta la casa, subendo, insieme al figlio di 10 anni, i contraccolpi (psicologici e fisici) della decisione.

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Come scongiurare – o quantomeno minimizzare – i rischi di trovarsi dopo anni di rate pagate con un pugno di mosche in mano? In primo luogo bisogna verificare che la cooperativa edilizia di abitazione contattata sia presente nel relativo Albo.

Contestualmente è bene effettuare dei controlli incrociati sull’esito delle attività precedentemente portate a termine o interrotte dalla cooperativa.

La redazione