«Grazie a un ladro (e alla banca) mia madre non sa quando rivedrà la pensione»

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la storia di Enzo e di sua madre, ennesimo esempio di certe estenuanti e illogiche procedure burocratiche.

«Mi viene rubato il borsello dall’auto che contiene, tra le altre cose, anche il libretto nominativo dell’Unicredit della pensione di mia madre, 93enne e invalida al 100%, che io, delegato, riscuoto per conto suo. Alla richiesta di riemissione la banca mi dice che non può rilasciare un nuovo libretto, cosa strana, visto che si tratta di un libretto nominativo e non al portatore. 

Come se non bastasse, dalla denuncia di furto dovranno trascorrere ben novanta giorni, e gli impiegati della banca mi hanno anticipato che la pensione del prossimo mese sarà respinta e che, o mia madre si reca in filiale per aprire un nuovo conto per accreditare la pensione (che non sarà depositata comunque non prima del mese di febbraio, se tutto va bene), o non c’è altro modo per poter incassare il dovuto. 

Per la cronaca, l’importo della “ricca” pensione è di ben 650 euro che non potrà vedere per un bel pò di tempo. Grazie Unicredit. Speriamo che mia madre campi fino a poter rivedere la sua pensione!».

 
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