Fatturare, fatturare, fatturare. È questo l’imperativo categorico che governa i giorni di chi lavora in un esercizio commerciale. Monitoraggio ferreo degli ingressi e delle uscite, pressing sui clienti per indurli a comprare anche ciò di cui non hanno bisogno, e, nei casi più estremi, anche vero e proprio mobbing, laddove il rendimento non sia “soddisfacente”. Una condizione non molto diversa da quella di un detenuto, considerando che anche ottenere un permesso per motivi di salute è un’impresa impossibile…

Chi l’ha detto che la vita (lavorativa) finisce a 50 anni?