Anche se hai pagato il bollo, il finale può essere all’insegna della suspense…

Quando si tratta di Equitalia

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Pagare non basta, per essere al sicuro da sorprese di sorta. Spesso, purtroppo, i contribuenti si vedono fioccare addosso cartelle esattoriali legate a importi già versati, e così comincia un’infernale tarantella burocratica. 

L’ultimo kafkiano episodio arriva da Fontanafredda (Pordenone). Nel 2015 un 70enne si è ritrovato a essere etichettato come moroso per il bollo auto risalente al 2012; nonostante avesse provveduto a chiarire la sua posizione, a distanza di due anni gli esattori hanno bussato nuovamente alla sua porta.

Nel 2015 il contribuente sapeva di essere in regola con i pagamenti, e dunque si era recato negli uffici locali dell’Agenzia di Riscossione per spiegare la situazione. Presentando la ricevuta del pagamento effettuato si era visto annullare la sanzione. Tuttavia, oggi gli è stata recapitata una cartella esattoriale di circa 350 euro.

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Vai incontro, in questa ipotesi, a sanzioni variabili. Tuttavia, in virtù del cosiddetto ravvedimento operoso, puoi ovviare alla  tua mancanza entro un anno. La maggiorazione da versare oscilla tra l’l’0,1% delle prime due settimane fino al 3,75% (dal 90esimo giorno fino a 12 mesi) passando per l’1,67% (da uno a tre mesi).

 

Fermo, pignoramento e radiazione dal PRA

Trascorso un anno, la sanzione ammonta a un terzo dell’imposta, cui si somma 0,5% per ogni sei mesi di ritardo.

Dopo questo termine la Regione interviene – entro 36 mesi - inoltrando un avviso di pagamento. Si perfeziona così l’iscrizione a ruolo e la palla passa all’Agenzia di Riscossione, che è chiamata a inviare la relativa cartella esattoriale entro due anni.

Se entro 60 giorni non saldi il debito, vai incontro al blocco auto, al pignoramento, o alla radiazione dal PRA.

In caso di fermo amministrativo, non sei tenuto a  pagare il bollo auto, ma non puoi usare il veicolo. Per ricominciare a circolare su strada è necessario aver ottenuto una rateizzazione e certificare il versamento della prima tranche al PRA. Comunque, il blocco sarà cancellato solo dopo aver saldato l’intera pendenza.

Il veicolo viene venduto? Il fermo amministrativo si trasmette al nuovo proprietario.

Per quanto riguarda il pignoramento del conto corrente, va specificato che se a quest’ultimo è collegato lo stipendio (lavoro dipendente) o la pensione, il provvedimento diventa operativo solo se l’ammontare è superiore al triplo dell’assegno sociale (1344,32 euro). Per i successivi accrediti, invece, il pignoramento può arrivare a un massimo del quinto. 

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La redazione