Annullamento cartelle in autotutela: vittoria di un contribuente su Equitalia

L’Agenzia delle Entrate non risponde al cittadino che si avvale della procedura di autotutela contro le cartelle esattoriali? Le stesse risultano illegittime. A stabilirlo, la Commissione Tributaria Provinciale di Milano con sentenza n.5667/2015.
 
La Legge di Stabilità 228 di tre anni fa aveva introdotto il principio di autotutela contro le cartelle pazze. Detto provvedimento riconosceva al contribuente, destinatario di una cartella illegittima, di chiedere la sospensione della riscossione e la contestuale cancellazione in via amministrativa. Termine temporale previsto: 220 giorni. 
 
Equitalia ha quindi l’obbligo di controllare che i crediti da riscuotere non siano decaduti o prescritti. Nel caso specifico però, nonostante la presentazione della richiesta di autotutela, è andata avanti con l’azione esecutiva. È toccato quindi alla CTP di Milano definire illegittimi gli atti emessi «per la mancata risposta dell’Agenzia delle Entrate alle istanze di annullamento proposte dal ricorrente». Questa non si è invece espressa in merito a un eventuale rimborso del cittadino.
 
 

 

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