Aziende, partite IVA e colf. Bonus e tempistiche del Decreto Rilancio

Automatismo = velocità?

Bonus-autonomi-DL-Rilancio-defL’intento sotteso al neo-bollinato Decreto è questo, ed è stato confermato dalle dichiarazioni del Ministro dell’Economia Gualtieri, secondo cui chi ha già ricevuto il bonus di 600 euro relativo a marzo otterrà entro due/tre giorni lo stesso importo per il mese di aprile. Nello specifico, si tratta di 4 milioni di italiani, tra partite IVA, autonomi, liberi professionisti, co.co.co, stagionali del turismo, e lavoratori dello spettacolo.

Come avevamo anticipato qui, alcune categorie vedranno quasi raddoppiare il bonus per il mese di maggio (da 600 a 1.000 euro), a patto di certificare la sussistenza di specifici requisiti. Spetta però all’Inps metterli nero su bianco tramite apposita circolare attuativa, e questo determinerà uno slittamento dell’erogazione, visto che al 20 maggio del documento non c’è traccia.

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Appesa ad un filo chiamato circolare attuativa anche la sorte di due categoria molto diverse tra loro. Vale a dire, gli imprenditori che intendono richiedere finanziamenti a fondo perduto, e colf/badanti a cui dovrebbero andare 500 euro, a condizione di poter dimostrare di lavorare almeno 10 ore a settimana.

Il bonus di 600 euro è stato esteso, per il mese di aprile, agli stagionali appartenenti a settori diversi dal turismo, autonomi senza partita IVA e addetti alle vendite a domicilio. Per usufruirne, questi, dovranno inoltrare relativa domanda, ma il modulo non è stato ancora approntato dall’INPS, perciò l’erogazione, verosimilmente, non partirà prima di giugno.

E chi è stato tagliato fuori da tutto questo? L’ultima chance è il Reddito di Emergenza, (400-800 euro), condizionato a Isee e patrimonio. La presentazione delle domande scade a giugno e quindi per la liquidazione si dovrà aspettare quasi certamente l’estate inoltrata.

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