COME EVITARE GRAVI SEGNALAZIONI IN CENTRALE RISCHI IN CASO DI DIFFICOLTA' MOMENTANEA.

Come abbiamo sempre detto la Centrale Rischi Banca d'Italia sarebbe da monitorare periodicamente (ogni volta che si va presso la propria banca e per le imprese, attraverso la CR fornita da Banca d'Italia, almeno una volta a trimestre); farlo però significa assumere un ruolo passivo, constatare quanto viene riportato ed eventualmente intervenire richiedendo rettifiche. 
 
Quello che però si vuole sottolineare in questa sezione è che di fatto, questo approccio non può farci evitare ex ante le segnalazioni, e che il nostro intervento è sempre e comunque ex post, a giochi fatti e in ritardo di 2 mesi circa sugli eventi (infatti la Centrale Rischi Banca d'Italia riporta sempre dati vecchi di circa 2 mesi).
 
Provate ad immaginare diversamente il vostro ruolo...provate a pensare a questo: se conoscessi le "regole del gioco", se conoscessi come le mie azioni possono influenzare le segnalazioni forse potrei in qualche modo gestire le segnalazioni a mio nome (evitandole in toto, evitando le più gravi, o evitando comunque tutto ciò che può intaccare il mio merito creditizio).
 
Il concetto di fondo è che se un soggetto paga regolarmente, non sconfina mai e gestisce al meglio i rapporti con le banche problemi non ne avrà, ma se invece si versasse in un periodo poco felice? Se si fosse a corto di liquidità e si dovesse scegliere quando e quale banca pagare? 
Se dovessi essere messo di fronte a scelte forzate che comunque impatteranno sulla mia immagine quale azione sarà meglio compiere per proteggere tale immagine il più possibile?
 
Questa sezione è dedicata proprio a questo, a illustrare semplice regole comportamentali piuttosto banali a prima vista, ma in realtà poco conosciute, come poco conosciute sono le conseguenze che ci sono se non le metto in pratica.
 

LE 10 REGOLE DA SEGUIRE

 
1. Evitare assolutamente insolvenze (sconfini continuati per più di 180 giorni...questo limite temporale è il limite attuale che discrimina un "semplice" grave ritardo da un PAST DUE (termine tecnico che individua il default del soggetto affidato). 
 
Fate tutto quello che è possibile per non arrivarci, seguite le regole successive e quantomeno ci arriverete in molto, molto più tempo...magari nel mentre la situazione dell'azienda migliora, o riesco a recuperare liquidità altrove! Per farvi un esempio dell'importanza di questo limite temporale: esso è stato individuato dall'ABI come spartiacque dei soggetti che potevano aderire alla Moratoria 2009-2010; tecnicamente il rating delle azienda presso le banche affidanti può crollare anche di un "livello" al mese per ogni mese in cui è presente il PAST DUE.
 
2. Mai sconfinare o essere insolventi per più di 90 giorni consecutivi...la continuità è un elemento essenziale del cambiamento dello stato del rapporto (la Centrale Rischi Banca d'Italia segnala questi ritardi continuati con codici diversi, molto penalizzanti per l'affidato). 
Cosa significa nella pratica? Se non avessi il denaro per pagare? Vi giro la domanda: e se avessimo diversi impegni in essere a cui fare fronte? Beh la risposta è una: cercate di far ruotare l'insoluto/sconfino su varie banche e linee, interrompendo la continuità dell'insoluto entro i 90 giorni. 
Quando andate a saldare l'arretrato specificate formalemente che tale pagamento è da imputare alla rata più vecchia e non all'ultima! Osservate un esempio di cosa non si dovrebbe mai fare nella gestione dei propri affidamenti/Centrale Rischi.
 
3.Cercando di rispettare la prima regola se dovete scegliere di sconfinare o andare in insoluto cercate di farlo su linee a revoca...sconfinare su di esse è molto meno grave che il non pagare le rate di un mutuo/leasing/finanziamento. I fidi di cassa a revoca hanno un margine di tollerazione degli sconfini maggiore, nel senso che non penalizzano quanto l'essere inadempienti su una linea a scadenza con un piano di rietro programmato.
 
4. Cercare sempre di attingere liquidità dalle linee di credito sottoutilizzate (anche movimentando denaro fra diverse banche) per far fronte ai vari impegni in scadenza o per riequilibrare posizione sature o del tutto sconfinate (Esempio: se avete una rata in scadenza su una banca e sul conto non avete nulla girate del denaro da un'altra banca anche a costo di sconfinare se necessario)...sembra un'ovvietà ma non è così).
 
5. Se possibile cercare di alternare gli inadempimenti periodicamente da banca a banca, magari privilegiandone una o due (questo per proteggere il vostro andamentale e storico interno).
 
6. In presenza di sconfini continuativi e tollerati dalla banca cercare di ridiscutere gli affidamenti puntando ad un aumento pari alla media degli sconfini dell'ultimo anno. E' poco salutare farsi concedere la possibilità di sconfinare, magari dall'amico direttore, e poi vedersi segnalare e comunque peggiorare il proprio andamentale...quando cambia il direttore che succederà?!
 
7. Se porto effetti in banca per delle anticipazioni e questi storicamente e statisticamente non sono di livello eccelso (è un'eufemismo) cercate di distribuirli su più istituti e cercate di collocarli nella banca che parallelamente vi concede anche linee a revoca proporzionate. Se gli effetti vanno impagati si riversano sul c/c e se non abbiamo affidamenti è uno sconfino garantito.
 
8. Se siete insolventi/sconfinati da diverso tempo e in maniera quindi continuata cercate sempre di dialogare con la banca, fatelo per iscritto, e dimostratevi sempre concilianti e propositivi. Proporre un piano di rientro che sia realistico, congruo e per iscritto, nei casi di stati di insolvenza, può fare la differenza fra l'essere segnalato solo come "cattivo pagatore" o soggetto in SOFFERENZA.
 
9. Ricordatevi sempre che quando la banca consulta la vostra Centrale Rischi può vedere al massimo gli ultimi 36 mesi...ciò significa per esempio: che quando chiudo una posizione a sofferenza non significa che questa scompaia dalla CR, che se ho un passato (ultimi 36 mesi) di impagati è sempre meglio tenerlo in conto sopratutto se mi rivolgo presso una nuova banca; che se ci sono errate segnalazioni bisogna farle rettificare sempre se queste ricadono negli ultimi 3 anni.
 
10. Imparate un concetto fondamentale: le banche rispondono a dei principi di condotta, a principi di creazione di un patrimonio di vigilanza ben precisi che devono rispettare (e Banca d'Italia è li per far si che vengano rispettati da tutti)...se conosciamo nel dettaglio quali sono le discriminanti che generano conseguenze per la banca, e in base a questo agiamo, alla banca creiamo meno problemi, non la costringiamo a fare determinate segnalazioni e ad adottare determinate risoluzioni. 
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