Come ottenere il credito su pegno?

Come ottenere liquidità senza un prestito?

La crescente crisi economica sta portando, con una certa regolarità, la popolazione a richiedere prestiti per far fronte all'imminente bisogno di liquidità.

Tra le varie forme di finanziamento si annovera il credito su pegno, con il quale il consumatore dietro la consegna alla banca o una finanziaria di un oggetto può ottenere, impegnando lo stesso, denaro, con la possibilità di recuperare l'oggetto dietro il pagamento del valore di stima del medesimo, più gli interessi maturati e stabiliti, a cui vanno aggiunte le spese dell'operazione.

Si tratta di una garanzia di tipo reale con la funzione di vincolare un dato bene in virtù dell'erogazione di un determinato credito.

Il credito su pegno è una forma di finanziamento vantaggiosa per chi è protestato o cattivo pagatore

O per chi avrebbe difficoltà a vedersi concedere un prestito classico.

Possono essere impegnati oggetti che abbiano un determinato valore come oro, monete preziose, gioielli, orologi, argenteria, ma anche, in alcuni casi, quadri, tappeti e pellicce.

Tali beni vengono stimati da un perito e in base al valore di stima viene determinato l'ammontare del prestito, che sarà possibile erogare.
Va precisato che il valore di stima sarà sempre inferiore al valore reale del bene. 

Cosa prevede la legge sul credito su pegno?

La legge stabilisce dei tetti al di sotto dei quali non è possibile scendere:
massimo 4/5 del valore di stima per i beni preziosi e 2/3 per gli altri beni.

Caratteristiche del credito su pegno

La velocità con la quale avviene, dopo la valutazione del bene si sussegue una procedura molto semplice, oltre all'oggetto sarà necessario fornire alla banca o finanziaria i propri documenti di riconoscimento quale carta di identità e codice fiscale.

Al momento del pegno viene rilasciata una polizza al portatore con la data di riscatto del bene e gli interessi da pagare. La durata per il riscatto è in genere di 6 mesi rinnovaibili una o più volte a seconda delle politiche della banca o della finanziaria di riferimento.

Una volta che scade la polizza il cliente ha due possibilità:

  1. Riscattare il bene pagandone il valore di stima, interessi maturati e spese accessorie;
  2. Perdere il bene. 

Decorsi 30 giorni dalla scadenza della polizza, il bene andrà all'asta: se il bene viene venduto ad una somma superiore rispetto a quanto dovuto alla banca o alla finanziaria, la differenza va all'ex proprietario.

Vi è da dire che tale tipologia di prestiti presenta i suoi pro e contro.

Tra i vantaggi vi è, certamente, la rapidità, infatti, il cliente non deve offrire garanzie e non vengono effettuate indagine patrimoniali specifiche, oltre a quelle relative al valore di stima del bene.

Dunque è una forma di finanziamento ideale per chi ha un bisogno urgente di liquidità.

Gli svantaggi sono dati dal fatto che trattandosi di un pegno basato sul valore del bene, se il cliente non ha beni di valore, il credito non potrà essere erogato o comunque implicherà un valore molto basso.

di Alice Contini
Responsabile ufficio clienti