Contribuenti e Fisco: giro di vite sui controlli per evasione?

Nel futuro prossimo i contribuenti potrebbero trovarsi sotto il fuoco incrociato di Agenzia delle Entrate Riscossione e della Guardia di Finanza

Il tutto con il beneplacito del Garante della Privacy, che ha recentemente dato il via libera allo schema di decreto del Mef (Ministero dell’Economia e Finanza) finalizzato a descrivere procedura di utilizzo combinato delle informazioni presenti negli archivi dei due organismi. I dati in questione sarebbero quelli fiscali e creditizi.

È evidente che intervenire in tale ambito equivale a muoversi su un terreno infarcito di mine antiuomo, con il rischio altissimo - e quindi più che palpabile - di colpire pesantemente alcuni contribuenti, violandone il diritto alla riservatezza.

Qualora lo schema di decreto ricevesse il via libero definitivo, Agenzia delle Entrate Riscossione darà vita, previo algoritmo, a due distinti database. Il primo, finalizzato ad operazioni di analisi e verifica, evidenzierà quali sono i contribuenti che, in base ai criteri impostati tramite software, potrebbero rendersi responsabili di evasione fiscale.

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Il secondo archivio elettrico avrebbe invece carattere di controllo, e sarebbe costituito dalle posizioni dei contribuenti che presentano uno o più rischi fiscali. Nei confronti dei quali, verrebbe sollecitato l’adempimento spontaneo. Questa database sarebbe piuttosto longevo: resterebbe infatti “in vita” per dieci anni.

E l’unica “consolazione” di cui dispongono i contribuenti, rispetto al paventato scenario, è affidata ad una parola che è tutto un programma: pseudonomizzazione. Praticamente un’artificiosa procedura paragonabile alla montagna che partorisce il topolino, in quanto prevede la sostituzione di informazioni personali come il nome ed il cognome, con dati altrettanto...personali (ad esempio codici identificativi) attraverso cui è possibile risalire ai primi.

La redazione