Cos’è e come funziona l’assegno di ricollocazione?

Assegno di ricollocazione

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Al via in questi giorni uno strumento finalizzato al reinserimento nel mercato del lavoro dei soggetti disoccupati

Il provvedimento, definito assegno di ricollocazione, che può essere fruito contestualmente alla NASPI (Nuova Assicurazione Sociale Per l’Impiego), ha una finalità complementare. Per riscuoterlo sarà infatti necessario non solo dimostrare di essersi impegnati attivamente in un processo di riqualificazione o formazione, ma anche ottenere un’assunzione a tempo determinato o indeterminato.

L’assegno di ricollocazione sarà liquidato sotto forma di voucher dall’ammontare compreso tra 250 e 5.000 euro, in relazione alle caratteristiche del soggetto disoccupato. Insomma, l’importo verrà determinato di volta in volta in base al grado di difficoltà del processo di reinserimento professionale.

Fondamentale ai fini della richiesta dell’assegno di ricollocazione è la DID (Dichiarazione di Immediata Disponibilità al Lavoro), da presentare presso un Centro per L’impiego o per via telematica.

È peraltro necessario specificare che, sebbene il beneficiario della misura siano il cittadino, il voucher sarà incassato dal soggetto che si è occupato della sua formazione e successiva ricollocazione. Vale a dire, Centri per l’Impiego, Agenzie del Lavoro e Consulenti del Lavoro.

Quali sono i requisiti necessari per accedere all’assegno di ricollocazione? Guarda il video