Pignoramento mobiliare: quali beni sono intoccabili?

Esproprio dei beni Esproprio_Dei_Beni

Per chi ha un debito, è come parlare di corda in casa dell’impiccato. Comprensibilmente, si tratta di un’eventualità che, laddove si concretizzi, cambia profondamente l’esistenza dell’interessato e della sua famiglia
 
Tuttavia, ciò non esclude la possibilità di opporsi al provvedimento e quindi difendere l’equilibrio, magari precario, della propria condizione finanziaria. Questo articolo si propone di fare chiarezza sull’argomento e precisare quali beni sono assolutamente intoccabili da parte del creditore. 
 
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In base alla categoria degli elementi interessati si distinguono tre tipologie di esproprio. Il primo è quello mobiliare, che riguarda una vasta categoria di oggetti (arredi e suppellettili, gioielli, denaro).
Il pignoramento immobiliare intacca invece case, edifici, terreni, garage ed, eventualmente, anche parcheggi.
Il pignoramento presso terzi riguarda invece beni di proprietà del debitore (stipendio, pensione, affitto, conto corrente) la cui disponibilità materiale dipende da altri soggetti È a questi ultimi che il creditore deve rivolgersi per ottenere la restituzione dell’importo dovuto
 
 

I beni mobili impignorabili

L’ufficiale giudiziario non può assolutamente mettere le mani su oggetti necessari all’esercizio del culto religioso, come pure sulle fedi nuziali. La medesima tutela spetta ai beni commestibili e combustibili necessari a sostenere la famiglia del debitore per un mese, come pure a beni quali i letti, i tavoli, gli armadi, la lavatrice e il frigorifero. 
 
Tuttavia possono essere espropriati i mobili che hanno un elevato valore economico, o un comprovato valore artistico.
 
Rientrano nella categoria degli impignorabili anche gli animali detenuti a scopo terapeutico o assistenziale e gli animali da compagnia detenuti a fini commerciali o alimentari. 
 
Off limits anche le armi e gli oggetti necessari al debitore per l’esercizio di un pubblico servizio, e decorazioni al valore, registri e scritti di famiglia, a meno che non facciano parte di una collezione.
 

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Beni relativamente impignorabili
Si tratta, sostanzialmente, di tutto ciò che è necessario al debitore per l’esercizio della sua attività lavorativa. 
Oggetti e libri finalizzati allo svolgimento della professione possono essere espropriati nel limite massimo di un quinto, ma solo se il ricavato che si presume di ottenere dagli altri beni del debitore non è sufficiente a estinguere la pendenza. 
 
Laddove siano pignorati beni necessari allo svolgimento dell’attività lavorativa del debitore questo ne rimane il custode e il primo tentativo di vendita deve essere effettuato dopo almeno 300 giorni dal pignoramento. Tuttavia, se ne trascorrono più di 360 senza che venga effettuato l’incanto, il provvedimento decade
 
“Aggredire” i beni relativamente impignorabili è comunque un’evenienza spesso di difficile attuazione, in quanto il debitore raramente dispone, per l’esercizio del suo lavoro, di una pluralità di oggetti tra loro analoghi.  
 
 
La redazione