Dal 2021 possibile segnalazione in CR anche per 100 euro di debito

Dio benedica il RID

RID-Centrale-RischiSe usufruisci della domiciliazione bancaria di utenze o rate di finanziamenti, sai già quanto può essere comodo pagare automaticamente le spese a scadenza fissa. Niente file in banca o posta significa infatti tempo e salute risparmiati. Purtroppo, però, da gennaio 2021 le cose sono cambiate. Ed in peggio.

Secondo le regole fissate dall’Autorità Bancaria Europea lo scorso anno, infatti, in caso di scoperto trimestrale (anche minimo, parliamo di 100 euro) non è più possibile beneficiare dell’addebito diretto su c/c di bollette e mutuo (per i privati) e di stipendi o contributi (per imprenditori e artigiani). E non è finita qui: se l’IBAN risulta in rosso per 90 giorni consecutivi, la banca ha facoltà di iscrivere il cliente in Centrale Rischi per morosità legata ad una o più utenze, segnalando così l’esistenza di un credito malato. Il che significa che nell’immediato futuro, e non solo, ottenere liquidità diventa impossibile…e questo, spesso, è il primo passo verso la paralisi. Professionale e personale.

Il cambiamento, che pure potrebbe sembrare banale o comunque irrilevante, sottende invece una rivoluzione della filosofia bancaria. Fino al 31 dicembfre 2020, infatti, l’iscrizione nelle centrali rischi dei cattivi pagatori era consentita SOLO in caso di mancato o insufficiente pagamento di una o più rata di mutui i prestiti.

Scoperto trimestrale: le dimensioni contano (e discriminano)

Nello specifico, la “tagliola” scatta in corrispondenza dei fatidici 100 euro per privati cittadini e piccole e medie aziende con fatturato inferiore a 5 milioni di euro, e che intrattengono rapporti finanziari con gli istituti di credito per importi entro 1 milione di euro.Le imprese che hanno un fatturato superiore a 5 milioni di euro, invece, possono permettersi uno scoperto di “addirittura” 500 euro, prima di ritrovarsi in black list.

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