È caos sul rimborso esenzione. Chi sono i veri responsabili?

L’operazione “recupero ticket” avviata dalla Regione Lazio si sta rivelando un clamoroso autogol. Disservizi e inefficienza le principali “accuse” mosse all’Ente. 
La vicenda, di cui vi avevamo parlato nei giorni scorsi, coinvolge circa 240.000 contribuenti, che stanno “intasando” quotidianamente le sedi locali nel tentativo di capire cosa sta succedendo. L’affluenza media è 500 persone, i “numeretti” molti meno, così, chi non riesce a guadagnarsi “un posto in fila”, deve gettare la spugna e sperare di avere maggior fortuna il giorno dopo.
«Siamo fuori dalla Regione insieme ai cittadini in coda da ore. Persone anziane che svengono ma nessuno ne parla. Quattro dipendenti regionali della Lazio Service fanno a turno per dare informazioni da mattina a sera». A parlare – o meglio, a scrivere sulla sua pagina Facebook – è Davide Barillari, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle. «25 euro di spese amministrative per chiedere chiarimenti sulle cartelle pazze della Regione? Siamo sicuri che le farmacie non abbiano approfittato delle esenzioni ticket? Siamo sicuri che i cittadini devono pagare per esenzioni "”fasulle” di molti anni fa?».