Fioccano multe e sequestri per i furbetti delle auto immatricolate all’estero

Conviene davvero circolare con targa straniera per risparmiare su bollo e assicurazione?

Sanzioni-targhe-straniereOggi non più. Il Decreto Sicurezza entrato in vigore lo scorso 4 dicembre, infatti, ha introdotto sanzioni particolarmente severe per chi, pur risiedendo in Italia da più di 60 giorni, guidi veicoli immatricolati all’estero, anche se nell’ambito dell’Unione Europea. Il provvedimento emesso dal Governo ha aggiunto il comma 1-bis all’articolo 93 del Codice della Strada.

Quali sono le pene previste per i furbetti? Tanto per cominciare, una multa compresa tra 712 e 2848 euro. Inoltre, fino a quando il mezzo non viene registrato con targa italiana o riportato nel Paese dove è stato inizialmente immatricolato, bisogna sottostare al ritiro della carta di circolazione. Ci sono 180 giorni di tempo per sanare la propria posizione: se ciò non avviene arriva la confisca.

L’ultima città, in ordine di tempo, in cui i furbetti sono stati colti in flagrante è Torino. Nei giorni scorsi, infatti, a seguito, di alcuni accertamenti, la Guardia di Finanza ha spiccato multe per quasi 30mila euro. I sequestri effettuati, invece, sono stati 20. Gli automobilisti stangati non sono stati solo rumeni, albanesi e moldavi, ma anche italiani.  Ad esempio, è stata fermata una dirigente d’impresa che guidava un veicolo di grossa cilindrata con targa tedesca.

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Quali categorie sono escluse dalle sanzioni previste dal Decreto Sicurezza?

Gli italiani registrati all’AIRE, e le auto concesse in leasing o locazione senza guidatore da un’azienda fondata in un altro Stato dell’Unione Europea, o appartenente allo Spazio Economico Europeo che non ha fissato nel nostro Paese una sede secondaria o un’altra sede effettiva.

Attenzione quindi a una truffa che sta rimbalzando su WhatsApp. Questa prevede la sottoscrizione “lampo” di un contratto di comodato d’uso di durata annuale per poter circolare sul territorio italiano senza alcun problema.

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