"Fuori la n**** da questa casa". La follia razzista colpisce ancora

La follia razzista colpisce ancora

Quando lo stato di bisogno si mescola alla rabbia e alla disperazione si arriva a quanto di più innaturale e aberrante ci sia. Ovvero, un uomo che si scaglia contro un altro uomo con furia cieca. Qualcosa di molto simile al cannibalismo. A tanto si arriva laddove siano calpestati diritti vitali quali quello alla casa.

Nri giorni scorsi al Trullo, periferia sud di Roma, si è sfiorato il linciaggio. La casa che era stata occupata abusivamente da una donna madre di un bambino di tre anni è stata infatti assegnata a un'italiana di Fuotiorigine etiope. All'aggressione hanno partecipato anche esponenti della destra romana, che tuttavia si ostinano a respingere l'accusa di razzismo

 

Terrorizzata da quanto accaduto, e ancor di più dallo scenario che si prospetterebbe andando a vivere al Trullo, la donna etiope ha deciso di rinunciare all'alloggio assegnato

D'altra parte, inevitabilmente, è sorta un'amarezza che rischia di minare il suo senso di appartenenza all'Italia. Una sconfitta, questa, che non restituisce giustizia (e neanche un tetto sopra la testa) alla giovane madre e a suo figlio. Ancora una volta, si arriva alla guerra tra poveri, e tutti ne escono (anche umanamente) più poveri...