Il futuro - e l’immediato presente - è tutt’altro che roseo, per chi ha più di 45 anni e un contratto in scadenza

Più di 45 anni e un contratto in scadenza

Lavoratori-Sanitaservice

Si dice che tre sia il numero perfetto, ma, per chi è stato assunto a seguito dell’emanazione del Jobs Act, questo potrebbe invece rivelarsi stregato, se non addirittura avvelenato.

Nel 2015, tramite la società Sanitaservice, hanno preso servizio presso l’Ospedale Perrino di Brindisi una cinquantina di ausiliari, inquadrati tramite contratto a tempo determinato. Una tipologia, questa, la cui durata massima prevista è di 36 mesi, superati i quali le opzioni sono due: stipula dell’indeterminato, o conclusione definitiva del rapporto di lavoro.

La legge contempla l’opportunità teorica di un’ulteriore proroga temporanea (di durata annuale), ma la sua attuazione è subordinata al coinvolgimento diretto della direzione territoriale competente e di un esponente di una delle sigle sindacali  con il maggior numero di iscritti.

 Di fatto, da aprile in poi lo scenario che va delineandosi, per i lavoratori di Sanitaservice, è quello di ritrovarsi a casa, costretti a far fronte con un reinserimento professionale oggettivamente problematico sotto un doppio profilo. Molti di loro sono infatti sono sposati e/o hanno figli carico…e hanno superato i 40 anni.

 

Qualcuno, in passato, sosteneva che tale soglia segnasse l’inizio di una (ri)nascita, una stagione esistenziale più ricca e consapevole, oggi purtroppo, a causa della metamorfosi del mercato del lavoro, avere 40 anni equivale spesso a essere bollati come “scaduti”, al pari di uno yoghurt…