Il Governo sta per mettere le mani sui conti correnti degli italiani?

Il Governo sta per mettere le mani sui conti correnti degli italiani? Conto_Corrente_Tasse

Il Natale che sta arrivando si preannuncia con il batticuore, e il già magro bilancio destinato ai regali e alle cene con amici e parenti potrebbe assottigliarsi ancora di più. Infatti circola già da settimane la voce di un imminente prelievo forzoso sui conti correnti da parte dello Stato.

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Nello specifico, si tratterebbe di una disposizione che cancellerebbe, in casi particolarmente gravi, la tutela dei correntisti al di sotto dei 100.000 euro. Quelli stesso che finora, attraverso il Meccanismo di risoluzione delle crisi bancarie adottato dall’Eurozona, sono protetti, in quanto le banche hanno l’obbligo di attingere a risorse private prima di chiedere l’intervento del Governo. Sarebbero comunque "esentati" dal prelievo forzoso le nuove carte-conto Inglesi come VIABUY, o SKRILL in quanto non intestate al proprietario bensì, appunto, all'azienda che le ha emesse.

A lanciare l’allarme è stato l’eurodeputato leghista Gianluca Buonanno, che ha dichiarato: «noi parlamentari abbiamo a disposizione i testi ufficiali dell’Ecofin e dell’Eurogruppo, stilati in aprile e a luglio, che contengono solo il piano organizzativo del ‘Meccanismo di risoluzione delle crisi bancarie’. La verità, secondo quanto ci rivelano fonti interne alla Commissione, sarebbe ben diversa ed è per questo che abbiamo presentato l’interrogazione: voglio vedere se, questa volta, ci diranno tutto».

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In passato gli italiani hanno già subito un intervento analogo. Correva l’anno 1992 quando il governo Amato tassò i conti correnti applicando un’aliquota dello 0,6%. E stavolta, se i timori dovessero rivelarsi fondati, potrebbero essere applicate percentuali crescenti in relazione all’importo depositato

Intanto, come se non bastasse, si teme un attacco finanziario all’Italia, che il Governo Renzi sembrerebbe voler “scongiurare” introducendo una tassa patrimoniale. Dalla padella alla brace, è proprio il caso di dirlo

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Da redazione