Imprenditore barese vede liquidare la casa a un terzo del suo valore
Asta giudiziaria fa spesso rima con svendita
Al danno si aggiunge la beffa. Così la liquidazione dell’immobile può scaturire da un debito di qualche migliaio di euro che manda in fumo proprietà il cui valore tocca il milione di euro.
Emblematica, in tal senso, è la vicenda dell’imprenditore barese Felice Basile. A seguito di problemi con due banche locali di cui era cliente ha visto pignorare e mettere all’asta la casa in cui viveva, dal valore di 1 milione e 500mila euro. All’origine della svendita il rientro di un fido di circa 50mila euro impostogli improvvisamente.
A rendere la storia ancora più incredibile ha contribuito il fatto che l’acquisto dell’immobile è avvenuto da parte di un dipendente della banca di cui Felice Basile era socio.
L’imprenditore ha scritto un libro in cui ha raccontato la sua odissea bancaria/giudiziaria e contestualmente ha indirizzato una lettera al Governatore di Banca d’Italia Ignazio Visco.
Fabio Basile ha denunciato la frettolosa iscrizione a sofferenza in Crif del suo credito Non ci sarebbe stato infatti alcun elemento a preannunciare né l’insolvenza né un protesto. L’imprenditore ha recentemente scritto una lettera anche al Presidente del Consiglio Conte confidando in una risposta, essendosi lui definito “l’avvocato degli italiani”.
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La redazione