Massiccia adesione alla definizione agevolata. Attesa proroga per cittadini (ed Equitalia)

Massiccia adesione alla definizione agevolata

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Se si trattasse di uno spettacolo teatrale, lo si definirebbe sold out. Se fosse un film in uscita al cinema, si parlerebbe di botteghini presi d’assalto.  

Il riferimento è alla definizione agevolata targata Equitalia, e il parallelo è più che calzante, considerando che gli uffici territoriali dell’Ente hanno registrato, nelle ultime settimane, un boom di affluenze. Non solo cittadini interessati a far richiesta di rottamazione dei debiti, ma anche la “semplice” necessità di chiarire alcune lacune informative in materia.

Per far fronte all’eccezionale afflusso di utenza, a partire dallo scorso 6 marzo 15 sedi locali di Equitalia hanno avviato l’apertura pomeridiana, prolungando di due ore l’attività al pubblico (13,15-15,15). Il servizio andrà avanti fino al 31 marzo, data ultima per aderire alla definizione agevolata.

Nel frattempo, sempre per venire incontro alla straordinaria mole di richieste da parte dei contribuenti, si è pensato di estendere la scadenza. In prima battuta si era ipotizzato di farlo attraverso un emendamento al decreto terremoto; questo avrebbe spostato in avanti di tre settimane la data ultima per beneficiare della rottamazione, ovvero dal 31 marzo al 21 aprile.

L’emendamento è stato però bollato come inammissibile per estraneità della materia, e quindi la proroga, che da più parti viene ormai data per certa, potrebbe arrivare attraverso decreto ad hoc e non per via parlamentare. Contestualmente, dovrebbe essere spostato in avanti di due settimane anche il termine ultimo entro cui l’Agenzia di Riscossione dovrà comunicare l’ammontare de debito da saldare. Ovvero, dal 31 maggio al 15 giugno.

Le precisazioni contenute nella circolare n.2 dell’8 marzo 2017

L’Agenzia delle Entrate ha spiegato che, in riferimento ai piani di dilazione già attivi, il versamento della prima o unica rata provocherà la decadenza della rateizzazione precedentemente ottenuta.

Peraltro, chi non pagherà, lo farà in ritardo o in misura incompleta non potrà riprendere il precedente piano di rateazione né chiederne uno ulteriore

La redazione