Multe: il fermo amministrativo è dietro l’angolo…

Il fermo amministrativo è dietro l’angolo

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L’appetito vien mangiando. È un adagio, questo, che può applicarsi non solo alle persone che, si sa, non sempre riescono a essere morigerate o mosse da nobili fini, ma anche agli enti.

Neppure lo Stato sfugge al peccato della voracità

In questo caso, è da intendersi da un punto di vista finanziario. Così, può capitare che Agenzia delle Entrate Riscossione bussi alla porta del contribuente dopo svariati lustri, per chiedere il pagamento di somme ormai cadute in prescrizione.

In tali frangenti, infatti, l’importo inizialmente dovuto non decade in automatico, dopo che si è chiusa la finestra temporale entro cui il credito era esigibile. Al contrario, è necessario l’intervento del giudice, che è chiamato a pronunciarsi per accertare e sancire il sussistere delle condizioni richieste. Nelle scorse settimane, ad esempio, è toccato al Tribunale di Marsala (Sezione Lavoro) dichiarare nullo il fermo amministrativo a carico del signor Rossi e la cancellazione di alcune cartelle esattoriali per un totale di circa 10mila euro.

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Sentenza

La sentenza n.593 dell’11 ottobre 2017 è scaturita dall’iniziale richiesta di informazioni da parte di un contribuente allo sportello territoriale di Codici (Associazione nazionale di volontariato per la difesa dei consumatori). L’uomo era intenzionato a verificare se per il preavviso di fermo amministrativo emesso da Riscossione Sicilia avrebbe potuto beneficiare della rottamazione statuita dal Decreto Legge n.193 del 22 ottobre 2016.

Da un esame più approfondito delle cartelle esattoriali ricevute era emerso che le stesse, originate dal mancato pagamento di contributi previdenziali all’INPS, risultavano decadute per effetto della prescrizione. Il Giudice del Lavoro del Tribunale del Lavoro di Marsala ha quindi preteso da Riscossione Sicilia la cancellazione del debito e il pagamento delle spese processuali.

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Tuttavia lo scenario potrebbe diventare particolarmente ostico, nel prossimo futuro, per gli automobilisti. Infatti, dopo essere subentrata ad Equitalia nei mesi scorsi, Agenzia delle Entrate Riscossione è intenzionata a mettere a punto degli strumenti funzionali a rendere più efficace e stringente il recupero dei crediti.

Nei giorni scorsi Ernesto Maria Ruffini, direttore di AER, si è espresso in merito alle sanzioni derivanti dalle infrazioni al codice della strada. L’intento sarebbe quello di rendere immediatamente operative le multe, nell’ottica di giungere rapidamente all’esecuzione forzata, ovvero, mettere le ganasce al veicolo impedendone, materialmente, la circolazione.

Considerando che si stima che le cartelle esattoriali scaturite da infrazioni al codice della strada siano circa un milione e mezzo, è facile comprendere quale sia il principale intento di Agenzia delle Entrate Riscossione. Fare cassa, ma, presumibilmente, senza tenere conto della sostanziale differenza tra quanti non vogliono pagare i propri debiti, e quanti sono concretamente impossibilitati a farlo. 

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La redazione