Prima di sottoscrivere un piano di rientro è necessario verificare il rapporto bancario

La preoccupazione incomincia a farsi strada e si cerca la soluzione chiedendo alla banca l'allungamento del mutuo o, nell'ipotesi di apertura di credito in conto corrente, di poter rientrare gradualmente, con il versamento di rate mensili. L' accordo per la ristrutturazione del debito è una scelta giusta che consentirà all'azienda di avere ancora il necessario "ossigeno" per continuare l'attività con meno preoccupazioni.
 
Pur tuttavia, molte di queste aziende hanno ristrutturato i loro precedenti debiti nei confronti delle banche senza alcuna consapevolezza dei vizi dei loro contratti (usura, anatocismo, commissioni, spese e oneri non dovuti) e, peraltro, lo hanno fatto assumendo un nuovo debito con la costituzione di garanzie (fideiussioni, ipoteca) che la banca prima non aveva.
In numerosissimi casi esaminati dal Codacons, attraverso un'analisi dettagliata dei conto correnti o degli altri rapporti bancari (mutui, prestiti personali, ...), è emerso che gli utenti avevano diritto alla restituzione di somme ingenti e che se ne fossero stati a conoscenza non avrebbero affatto concordato con la banche "il rientro" e, soprattutto, non lo avrebbero fatto a quelle condizioni.
 
Infatti, in un caso, un piccolo imprenditore era felice di avere concordato l'estinzione del rapporto di conto corrente con un versamento di €.7.000,00 a fronte di un saldo passivo di circa 18.000; lo è stato un po' meno quando, a seguito di una diagnosi certificata del conto corrente, ha scoperto che era lui ad essere creditore della banca di circa 25.000,00. 
Un'altro utente privato ha stipulato un nuovo mutuo per estinguerne due precedenti per i quali si era attardato nel pagamento delle rate, senza sapere che uno dei due precedenti mutui era usurario e che, quindi, non solo non avrebbe dovuto più pagare le ultime rate, ma aveva diritto anche alla restituzione degli interessi pagati.
 
Una diagnosi certificata e dettagliata dei rapporti bancari può essere per l'utente uno strumento utile a cogliere per tempo segnali di difficoltà e quindi ad anticipare una situazione di crisi. Infatti, solo con la piena consapevolezza dei propri diritti, l' imprenditore o il consumatore sarà in grado di individuare le operazioni di rientro meritevoli di essere concordate con la banca ed evitare che la "medicina" sia peggiore della malattia.