Rottamazione cartelle: possibile aumento rate ed inclusione tasse comunali

Il 7 novembre scorso sono stati pubblicati i moduli per accedere alla rottamazione delle cartelle esattoriali
tuttavia, la situazione sembra essere ancora molto fluida e non perfettamente disciplinata.
Infatti, secondo indiscrezioni, si starebbe rivelando particolarmente difficile applicare il testo del Decreto Legge n.193 del 22 ottobre scorso in Sicilia. Sembra che l’Agenzia di Riscossione Regionale si stia rifiutando di accogliere le richieste presentate dai contribuenti. 
 
Intanto, si preparano modifiche all’articolo 6 del decreto, attraverso alcuni emendamenti presentati
A oggi, per esempio, le prime tre rate della rottamazione andrebbero versate entro il 15 dicembre del prossimo anno, e la quarta entro il 15 marzo 2018. Tuttavia, detto range potrebbe essere ampliato, e ciò implicherebbe una modifica del modulo di adesione. Ma cosa accadrebbe ai contribuenti che avessero già presentato il modulo? Bisognerebbe, evidentemente, offrire loro la possibilità di rettificare i dati inoltrati. 
 
Un altro emendamento riguarda l’opportunità di rottamare anche le cartelle gestite da Enti differenti da Equitalia; così facendo sarebbero incluse nella procedura anche le somme riscosse dagli enti locali, e quindi relative alle tasse comunali. La Commissione Finanze si è già espressa positivamente in proposito, per evitare la difficoltosa interpretazione della norma. 

Il 7 novembre scorso sono stati pubblicati i moduli per accedere alla rottamazione delle cartelle esattoriali, tuttavia, la situazione sembra essere ancora molto fluida e non perfettamente disciplinata.

Infatti, secondo indiscrezioni, si starebbe rivelando particolarmente difficile applicare il testo del Decreto Legge n.193 del 22 ottobre scorso in Sicilia. Sembra che l’Agenzia di Riscossione Regionale si stia rifiutando di accogliere le richieste presentate dai contribuenti.

Intanto, si preparano modifiche all’articolo 6 del decreto, attraverso alcuni emendamenti presentati. A oggi, per esempio, le prime tre rate della rottamazione andrebbero versate entro il 15 dicembre del prossimo anno, e la quarta entro il 15 marzo 2018. Tuttavia, detto range potrebbe essere ampliato, e ciò implicherebbe una modifica del modulo di adesione. Ma cosa accadrebbe ai contribuenti che avessero già presentato il modulo? Bisognerebbe, evidentemente, offrire loro la possibilità di rettificare i dati inoltrati.

Un altro emendamento riguarda l’opportunità di rottamare anche le cartelle gestite da Enti differenti da Equitalia; così facendo sarebbero incluse nella procedura anche le somme riscosse dagli enti locali, e quindi relative alle tasse comunali. La Commissione Finanze si è già espressa positivamente in proposito, per evitare la difficoltosa interpretazione della norma.