Chi può usufruire della definizione agevolata?

Si scrive Decreto Legge n.119/2018 si legge Pace Fiscale

Rottamazione-terQuesto provvedimento contiene una serie di misure, alcune già adottate in passato, altre che rappresentano una “new entry”, finalizzate a cancellare i debiti con Agenzia delle Entrate Riscossione. In questo articolo esaminiamo in dettaglio la rottamazione ter, meglio nota come definizione agevolata.

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Chi può beneficiarne?

La misura riguarda le cartelle esattoriali emesse tra il 2000 e il 31 dicembre 2017 e riferite al bollo auto, al superbollo ed alle sanzioni amministrative scaturite da violazioni al Codice della Strada. I vantaggi sostanziali sono due: lo sconto di sanzioni e interessi di mora, e il taglio del tasso, che scende allo 0,3% a fronte dell’iniziale 4,5%. Il debito potrà essere estinto in un massimo di 18 rate in 5 anni, e la prima scade il 31 luglio 2019; è necessario mettersi in regola entro il 30 novembre 2023.

Possono aderire alla rottamazione ter anche i contribuenti che avevano sottoscritto le precedenti tornate di definizione agevolata ma poi non erano riusciti a saldare le rate scadute entro il 7 dicembre scorso. Per loro il pagamento del debito viene “spalmato” in 10 tranche.

La domanda di adesione deve essere presentata sul modulo DA-2018 contenuto nel sito di Agenzia delle Entrate Riscossione. Il termine ultimo è il 30 aprile 2019; il contribuente deve indicare su quante rate intende spalmare il pagamento e, contestualmente, rinunciare ai giudizi pendenti che riguardano le cartelle da rottamare.

Entro il 30 giugno AER comunicherà qual è la cifra residua da pagare e le scadenze relative a ciascuna rata.

Non possono beneficiare del provvedimento i contribuenti destinatari di cartelle scaturite da debiti inerenti:

  • risorse dell’Unione Europea e recuperi degli aiuti di Stato definiti illegittimi dalla stessa Comunità;
  • condanne pronunciate dalla Corte dei Conti;
  • multe e sanzioni pecuniarie connesse a sentenze penali di condanna;
  • sanzioni che non originano da violazioni tributarie o da comportamenti illeciti riguardanti obblighi contributivi e premi dovuti agli enti previdenziali.
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La redazione