Il creditore può rivalersi sulla tua eredità?

Contrarre un debito equivale, in un certo senso, a sposarsi

 Metaforicamente, infatti, anche in questo caso è valido il detto “nella buona e nella cattiva sorte”. Così, se hai una pendenza, sei tenuto a estinguerla non solo con i beni che già possiedi, ma anche con quelli che ti verranno intestati in futuro a seguito di compravendita, donazione e testamento.

Eredità: accettarla o no?

Fino a quando sei “erede potenziale” il creditore non può avanzare alcuna pretesa, in quanto sei stato semplicemente “chiamato in causa” da terzi. La situazione cambia radicalmente quando esprimi il tuo assenso rispetto ai propositi testamentari del defunto.

Accettare l’eredità è un atto irreversibile, ed autorizza il creditore a intervenire per ottenere il pagamento dovuto. Anche nel caso in cui tu detenga solo una quota di un determinato bene (ad esempio, un immobile).

Ovviamente puoi decidere di rinunciare all’eredità, ma tale atto è reversibile, e quindi può essere revocato dai tuoi creditori entro 10 anni dall’avvio della successione. Loro possono quindi chiedere all’autorità giudiziaria di ricevere i beni in tua vece, così da pignorarli ed essere risarciti.

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