Sfratti e Covid19: cosa ha deciso il Governo?

Ritorno alla normalità significa anche andare incontro alle conseguenze dei propri debiti

Covid19-SfrattiPerciò, via via che si avvicina la scadenza dello stato d’emergenza, il Governo Draghi è chiamato a decidere il da farsi con le molteplici proroghe andate avanti ad oltranza da marzo 2020.

E se il pagamento delle cartelle esattoriali “congelate” dovrà ri-attivarsi a partire dal 1° giugno, come pure l’espletamento delle procedure esecutive, gli inquilini morosi potranno essere sfrattati dai proprietari di casa dal 1° luglio prossimo.  La parziale buona notizia è lo sgombero degli immobili dovrebbe avvenire gradualmente, in ordine cronologico.

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I primi a dover lasciare casa, quindi, saranno i coinquilini morosi ante 28 febbraio 2020, data di inizio della pandemia (1° luglio 2021) . A chi invece si è indebitato con il proprietario di casa nel periodo compreso tra il 28 febbraio ed il 30 settembre 2020, stessa sorte toccherà dal 1° ottobre. Chi, invece, si è indebitato più recentemente subirà lo sfratto a partire dal 1° gennaio 2022.

Confedilizia, comunque, ha manifestato tutto il suo dissenso, definendo il blocco degli sfratti un provvedimento che mette sullo stesso piano morosità derivanti da ragioni diverse, e che quindi necessiterebbero di diverso trattamento. Così, l’associazione di categoria aspetta con ansia la decisione della Corte Costituzionale sul ricorso presentato.

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La redazione