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Anatocismo: indagato in Sicilia importante istituto di credito

La Procura della Repubblica di Ragusa sta indagando su un presunto caso di usura bancaria. All’origine di tutto, la segnalazione di un imprenditore di Catania, proprietario di un agriturismo. Ad assistere l’uomo, l’associazione dei consumatori Codacons. Sotto inchiesta il Presidente e gli ex Presidenti del Consiglio di Amministrazione e di quello di Gestione di un importante gruppo bancario piemontese. 
Tutto sarebbe cominciato nel 2001, quando l’imprenditore avrebbe sottoscritto dei contratti di credito, sistematicamente viziati dallo sforamento dei tassi d’interesse legali. 
«L’uomo, lungi dall’essere debitore, risulta creditore nei confronti della banca per diverse decine di migliaia di euro, ma nonostante ciò l’illegittima segnalazione ‘a sofferenza’ presso la Centrale Rischi effettuata dall’istituto, di fatto, ha paralizzato l’accesso al credito, la conseguente crisi e successiva chiusura dell’impresa». Così Codacons ha riassunto la vicenda.
«Purtroppo si tratta di una pratica diffusa fra gli istituti di credito, che tendono ad addebitare somme illegittime ai propri correntisti, per poi pretenderne il pagamento con l’avvio di azioni esecutive sui beni di questi ultimi» puntualizza l’associazione dei consumatori. «È evidente che in un contesto del genere le banche, anziché essere un volano per l’economia, ne costituiscono il freno, perdendo l’alta funzione sociale che dovrebbe essere loro propria».

La Procura della Repubblica di Ragusa sta indagando su un presunto caso di usura bancaria. All’origine di tutto, la segnalazione di un imprenditore di Catania, proprietario di un agriturismo. Ad assistere l’uomo, l’associazione dei consumatori Codacons. Sotto inchiesta il Presidente e gli ex Presidenti del Consiglio di Amministrazione e di quello di Gestione di un importante gruppo bancario piemontese.

Preoccupato dai tassi d’interesse? C’è lo Sportello Etico

 

Tutto sarebbe cominciato nel 2001, quando l’imprenditore avrebbe sottoscritto dei contratti di credito, sistematicamente viziati dallo sforamento dei tassi d’interesse legali.

«L’uomo, lungi dall’essere debitore, risulta creditore nei confronti della banca per diverse decine di migliaia di euro, ma nonostante ciò l’illegittima segnalazione ‘a sofferenza’ presso la Centrale Rischi effettuata dall’istituto, di fatto, ha paralizzato l’accesso al credito, la conseguente crisi e successiva chiusura dell’impresa». Così Codacons ha riassunto la vicenda.

«Purtroppo si tratta di una pratica diffusa fra gli istituti di credito, che tendono ad addebitare somme illegittime ai propri correntisti, per poi pretenderne il pagamento con l’avvio di azioni esecutive sui beni di questi ultimi» puntualizza l’associazione dei consumatori. «È evidente che in un contesto del genere le banche, anziché essere un volano per l’economia, ne costituiscono il freno, perdendo l’alta funzione sociale che dovrebbe essere loro propria».

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Tutto quello che vorreste sapere su Equitalia e non vi hanno mai detto…

Quando Fisco fa rima con omertà. Si potrebbe sintetizzare così la vicenda portata alla luce da Nicola Porro sulle colonne de Il Giornale nei giorni scorsi. Infatti sarebbero stati secretati i rapporti degli analisti dell’Ocse e del Fondo Monetario Internazionale. A commissionarli, un anno fa, il Ministro delle Finanze Padoan e il suo consigliere economico, Vieri Ceriani.
A conoscere il contenuto dei dossier, a oggi, sono in pochissimi, tra funzionari di Padoan e collaboratori di Renzi. Quest’ultimo li avrebbe letti a sua volta, e, quasi certamente anche da qui deriverebbe la sua decisione di chiudere Equitalia. 
«Nel rapporto Ocse si dice che il comportamento dell’Agenzia delle Entrate nei confronti delle grandi imprese, nell’accompagnarle al rispetto delle norme, e nella eventuale riscossione dell’evaso è ben fatta, secondo gli standard internazionali». Così Nicola Porro nell’articolo. «Ciò che proprio non funziona è il resto: presunzioni tributarie sui ricavi dei piccoli, attività di accertamento troppo dure, contenzioso sbilanciato a favore del pubblico».

Quando Fisco fa rima con omertà. Si potrebbe sintetizzare così la vicenda portata alla luce da Nicola Porro sulle colonne de Il Giornale nei giorni scorsi. Infatti sarebbero stati secretati i rapporti degli analisti dell’Ocse e del Fondo Monetario Internazionale. A commissionarli, un anno fa, il Ministro delle Finanze Padoan e il suo consigliere economico, Vieri Ceriani.

A conoscere il contenuto dei dossier, a oggi, sono in pochissimi, tra funzionari di Padoan e collaboratori di Renzi. Quest’ultimo li avrebbe letti a sua volta, e, quasi certamente anche da qui deriverebbe la sua decisione di chiudere Equitalia.

«Nel rapporto Ocse si dice che il comportamento dell’Agenzia delle Entrate nei confronti delle grandi imprese, nell’accompagnarle al rispetto delle norme, e nella eventuale riscossione dell’evaso è ben fatta, secondo gli standard internazionali». Così Nicola Porro nell’articolo. «Ciò che proprio non funziona è il resto: presunzioni tributarie sui ricavi dei piccoli, attività di accertamento troppo dure, contenzioso sbilanciato a favore del pubblico».

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Preoccupato dai tassi d’interesse? C’è lo Sportello Etico

Si moltiplicano sul territorio i punti di ascolto per imprese e cittadini che vogliono far chiarezza sui propri rapporti con gli istituti di credito. Nei giorni scorsi è stato attivato a Ciampino uno sportello per la risoluzione delle anomalie bancarie. 
Il servizio, situato in Largo Felice Armati, è stato presentato così dal sindaco Giovanni Terzulli: «con un atto deliberativo abbiamo approvato, in Giunta Comunale, l’apertura dello Sportello Etico, che Legautonomie e l’Istituto Nazionale Revisori Legali hanno già avviato in via sperimentale in altri sette comuni. Forniranno dunque una consulenza specialistica gratuita per i cittadini volta a verificare eventuali rischi derivanti da anomalie bancarie e finanziare, elaboreranno check-up sulla posizione del richiedente».
Il Centro sarà aperto il martedì dalle 15,30 alle 17,30.
Si moltiplicano sul territorio i punti di ascolto per imprese e cittadini che vogliono far chiarezza sui propri rapporti con gli istituti di credito. Nei giorni scorsi è stato attivato a Ciampino uno sportello per la risoluzione delle anomalie bancarie. 
 
Il servizio, situato in Largo Felice Armati, è stato presentato così dal sindaco Giovanni Terzulli: «con un atto deliberativo abbiamo approvato, in Giunta Comunale, l’apertura dello Sportello Etico, che Legautonomie e l’Istituto Nazionale Revisori Legali hanno già avviato in via sperimentale in altri sette comuni. Forniranno dunque una consulenza specialistica gratuita per i cittadini volta a verificare eventuali rischi derivanti da anomalie bancarie e finanziare, elaboreranno check-up sulla posizione del richiedente».
 
 
 
Il Centro sarà aperto il martedì dalle 15,30 alle 17,30.