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Contribuente va rimborsato se il debito era inesistente ma gli effetti tangibili

Equitalia ti stressa? Se il danno è materialmente quantificabile puoi farti risarcire. In questi termini si è pronunciata nei giorni scorsi la Cassazione. Ad analizzare il contenuto della sentenza (la numero 12413 del 16 giugno 2016), il sito La Legge Per Tutti, che ha passato in rassegna una serie di casistiche in cui contribuente potrebbe ricevere tutela.

Una delle situazioni più frequenti, e tecnicamente foriera di gravissime conseguenze, è quella delle ganasce alla macchina. Si pensi al fermo amministrativo eseguito in modo illegittimo. Chi risponde di un provvedimento che compromette in modo irreversibile l’attività professionale del cittadino? Questa casistica, come pure il pignoramento del conto corrente o l’ipoteca su un immobile che impedisce di venderlo, possono essere ricompresi, secondo la Cassazione all’interno del cosiddetto danno grave.

È possibile chiedere il risarcimento del danno da stress anche in caso di malafede da parte di Equitalia. Ma come fare a dimostrare un’ipotesi del genere? È necessario procedere preventivamente attraverso un ricorso in autotutela nei confronti dell’Agenzia di Riscossione e del titolare del credito. Detta casistica è definita responsabilità processuale aggravata.

«EQUITALIA DEVE RISARCIRE IL CONTRIBUENTE. IL PIGNORAMENTO ERA ILLEGITTIMO»

«Fisco non fornì sufficienti informazioni» Annullato debito da 39 milioni di euro

 

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«Equitalia deve risarcire il contribuente. Il pignoramento era illegittimo»

Cittadini – Agenzia di Riscossione 1 a 0.  Il Tribunale di Pordenone ha infatti congelato il pignoramento dello stipendio e decretato che l’Ente deve procedere al rimborso.

Tutto era cominciato a novembre dell’anno scorso, quando la famiglia di Roveredo si era vista recapitare un avviso di pagamento da Equitalia, per un ammontare complessivo di circa 15mila euro.

Era stata inoltrata richiesta online di sospensione, in virtù dell’avvenuta prescrizione del credito, tuttavia, nonostante la procedura fosse andata a buon fine, l’Agenzia di Riscossione aveva pignorato parte dello stipendio del capofamiglia. Quest’ultimo, però, non era stato informato dell’accaduto.

L’intervento di Codici (Centro per i diritti del cittadino) ha, fortunatamente, reso possibile l’avvio del ricorso e la vittoria del contribuente.

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«Il Parlamento indaghi su errori e disservizi di Equitalia»
 

Calabria: ancora una tragedia per problemi economici

I debiti suicidano ancora.  Stavolta la vittima è un imprenditore della provincia di Cosenza.  L’uomo si è tolto la vita martedì 14, all’interno del negozio di mobili e arredi di cui era titolare a Roges di Rende.

Secondo chi lo conosceva, angosce e apprensione sarebbero lievitate negli ultimi tempi,  a causa dell’esposizione  con Equitalia e istituti di credito.  Così, l’imprenditore, sentendosi soffocato e costretto in una sorta di vicolo cieco, avrebbe deciso di farla finita.

Tuttavia, come rileva il sito La Legge Per Tutti, in alcune, specifiche, casistiche il cittadino può chiedere all’Agenzia di Riscossione il risarcimento dello stress subito. Ad esempio, laddove sussista un grave danno, ovvero quando l’azione di Equitalia abbia comportato effetti profondi, deleteri e quantificabili. Stesso discorso in presenza di responsabilità processuale aggravata, scaturita da malafede o colpa grave. 

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Preoccupato dai tassi d’interesse? C’è lo Sportello Etico

Maggiori informazioni https://www.usuraonline.it/notizie/newscbm_900826/3/Preoccupato dai tassi d’interesse? C’è lo Sportello EticoPreoccupato dai tassi d’interesse? C’è lo Sportello Etico