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Se vai in rosso la banca ti da la stangata

Diamo uno sguardo ai fogli informativi di quattro conti correnti di Unicredit, Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi, Banco Popolare e Bper, per capire cosa succede quando, fosse anche per un giorno solo, il conto va in rosso e come questi istituti aggirano la norma introdotta dal Governo sull'abolizione della commisione di massimo scoperto (CMS).

Unicredit Conto Super Genius. 

L’indice sintetico di costo (ISC), una misura del costo totale sopportato dal cliente per il servizio fornito dalla banca, per una famiglia con media operatività (228 operazioni l’anno) è di 108 euro per la formula online e 138 euro con operazioni allo sportello. Il tasso annuo effettivo globale (Taeg) orientativo per un fido di tre mesi pari a 1.500 euro concesso a un cliente con contratto a tempo indeterminato è del 17,78 per cento. Nel caso di uno sconfinamento extra fido la commissione è «applicata giornalmente ogni 1.000 euro – o frazione – di saldo oltre il limite del fido e solo per sconfinamenti superiori ai 50 euro giornalieri», anche in presenza di saldo debitore per valuta, ed è pari a «2,25 euro al giorno con un massimo di 150 euro trimestrali». 
Le cifre sono identiche anche nel caso di uno sconfinamento in assenza di fido. Lo scoperto per valuta, parafrasando la definizione che ne dà la Banca d’Italia, ricorre quando, ad esempio, un cliente fa un versamento inserendo la data della valuta di un giorno precedente all’operazione. In pratica, il saldo contabile è a credito, ma quello liquido a debito. Un errore piuttosto comune quando tocca pagare la rata del mutuo o dell’affitto, che Piazza Cordusio fa pagare appunto 2,25 euro al giorno. 
 
Costo: uno sconfinamento di 500 euro per 15 giorni (unità di misura presa a riferimento anche negli esempi successivi, ndr) costa 33,75 euro (2,25 euro al giorno), più un tasso nominale annuo del 16,6% che va rapportato ai 15 giorni in questione. Quindi: 37,1 euro.
 

Intesa Sanpaolo Conto Facile.

 Il costo annuo per una famiglia con operatività media è di 104 euro pagando bonifici e bollette online e 108,8 euro allo sportello, imposta di bollo e carta di credito esclusa. Il tasso annuo effettivo globale per un fido non compare nel prospetto, che recita: «Per sapere quanto può costare il fido è necessario leggere il documento Informazioni europee di base sul credito ai consumatori». Per uno sconfinamento in assenza di fido, invece, viene indicato un tasso debitore annuo nominale massimo del 17%, oltre a 2 euro al giorno di “commissione per scoperto di conto”, un nome piuttosto simile alla più nota “commissione di massimo scoperto”, «per ogni € 1.000 di saldo debitore o frazione, fino ad un massimo di € 100 per trimestre». Le commissioni, si legge sul foglietto, non si applicano se il saldo è uguale o inferiore a 100 euro. 
Costo: 33,4 euro.
 

Monte dei Paschi Conto Italiano Zip. 

Il conto, sempre escludendo le spese di bollo e di gestione, ha il medesimo costo annuo sia allo sportello sia online: 108 euro per una famiglia con operatività media. Nel foglietto informativo si ipotizza un Taeg orientativo del 18,37% per un fido di 1.500 euro. Per quanto concerne lo scoperto in assenza di fido, per utilizzi da 100 a 3mila euro la “commissione d’istruttoria veloce per rapporti non affidati” è di 50 euro – massimi 100 euro a trimestre – mentre fino a 1.500 euro il tasso debitore annuo nominale è del 16,5 per cento.
Costo: 53,39 euro. 
 

Banco Popolare Premiaconto. 

Anche in questo caso, per una famiglia con operatività media il costo annuo è di 103,26 euro, sia in filiale sia davanti allo schermo del computer. Nella consueta ipotesi di un fido trimestrale di 1.500 euro utilizzato pienamente e concesso a un cliente con un contratto a tempo indeterminato, il Taeg è del 17,55 per cento. In caso di scoperto senza fido, il tasso annuo sale a quota 19,5%, oltre a un’indennità di sconfinamento di 5 euro al giorno, 40 euro massimi a trimestre.
Costo: 79 euro. 
 

Conto Prova 12 Banca Popolare dell’Emilia Romagna

Il conto è a canone gratuito per 12 mesi, e presenta un costo annuo molto variegato a seconda delle caratteristiche delle varie linee offerte: si va da un minimo di 44,17 euro circa per Linea prova 12 online a un massimo addirittura di 693 euro per la Linea scadenza conti prova 6 e prova 12 allo sportello addirittura di 693,42 euro. Il Taeg per un fido di 1.500 euro è del 10,38 per cento. Come nel caso del Banco Popolare, lo sconfinamento in assenza di fido è davvero salato: il tasso debitore nominale è del 15,5%, mentre la “commissione mancanza fondi” per gli importi da 100 a 2.500 euro è di 5 euro al giorno (150 euro massimi a trimestre).
Costo: 78,2 euro
 
Come si evince dagli esempi riportati la forchetta va dai 33 euro di Intesa Sanpaolo ai quasi 80 di Banco Popolare e Bper. In questi ultimi due casi 15 giorni di sconfinamento per un importo di 500 euro costano addirittura il 16% della somma complessiva, mentre negli altri casi non scende mai sotto il 6,5 per cento. 
Con queste cifre difendere le ragioni delle banche è un compito piuttosto arduo. Oltretutto, al netto dell’inflazione, i conti correnti ormai non rendono granchè. 
 

Il Movimento Consumatori Savona organizza un incontro su “anatocismo e usura bancaria”

Venerdì 28 Febbraio, alle ore 17, presso la Sala Rossa del Comune di Savona, il Movimento Consumatori terrà un iniziativa pubblica sull’anatocismo e l’usura bancaria. Si tratta di una problematica che mette in evidenza come molti risparmiatori siano stati in questi anni schiacciati da comportamenti di molti Istituti di credito che nei fatti hanno sottratto illegalmente risorse.

L’anatocismo (dal greco anà – di nuovo, e tokòs – interesse) si intende la capitalizzazione degli interessi su un capitale affinché essi siano a loro volta produttivi di altri interessi (in pratica è il calcolo degli interessi sugli interessi)” spiegano gli organizzatori dell’incontro.

Lusura bancaria è un comportamento bancario illegale che applica interessi troppo alti rispetto a quelli di Legge. Casi di questo tipo sono piu’ numerosi di quelli che si possa immaginare ed in qualche caso hanno portato alla rovina di famiglie ed imprese.

Relatori dell’iniziativa saranno due esperti: l’avvocato Alessandra Gemelli consulente del MC di Savona e il dott. Angelo De Boni dirigente di SDL, una società di revisione finanziaria che collabora con MC.

Anatocismo. Così può morire un’ impresa e così si può salvare

Probabilmente il significato della  parola ANATOCISMO è poco noto ai più e non sono certo sconosciuti gli effetti conseguenti che sempre più frequentemente disegnano le sorti di imprenditori, aziende in difficoltà e di coloro i quali richiedono fidi e finanziamenti per fare impresa o più semplicemente per realizzare i propri sogni.

Parliamo di rapporti con le banche e di imprenditori già in crisi. Una pratica oramai consueta e "furbetta" prevede il calcolo degli interessi sugli interessi. La Suprema Corte di Cassazione fin dal 2010 ha sancito definitivamente il diritto alla restituzione di tutti gli indebiti rilevabili sui conti correnti bancari (dall’anatocismo, agli interessi ultra legali, alle commissioni di massimo scoperto illegittime, all’usura bancaria…). Ma se non è l’imprenditore a verificare il proprio contratto ed opporsi all’Istituto si arriva alla prescrizione del diritto dopo dieci anni dalla chiusura del conto corrente. 

Ogni imprenditore che ha anatocismo sui propri conti correnti o su un mutuo, non paga l’interesse sulla quota capitale, ma sulla stessa comprensiva di interessi.

Migliaia di imprenditori vedono fallire il sogno di una vita a causa di anomalie nei rapporti con le banche.  Per ogni impresa che muore, decine di famiglie sono sul lastrico. Non farà forse notizia se presa singolarmente, ma è lo stato dei fatti e non può più essere ignorato perché l’economia produttiva delle piccole e medie imprese sono la colonna portante  dell’ economia nazionale.

Mentre le imprese crollano sotto le anomalie del sistema creditizio nessuno grida ad uno scandalo perpetrato negli anni. Una cosa è chiara: se non è l’imprenditore a verificare il proprio contratto ed il proprio rapporto ed opporsi all’Istituto, ad oggi, nessuna realtà pubblica è in grado di sostenerlo. Le leggi ci sono,devono essere fatte applicare e fatte rispettare.