Che succede se il debitore non paga?
Il creditore perde tutto? Non si può rispondere in modo universalmente valido. A fare la differenza è l’eventuale condizione di nullatenente del debitore.
Dubbi sulla buona fede della controparte? Puoi procedere alla revocatoria
Il debitore ha “misteriosamente” ceduto beni di sua proprietà a ridosso del pignoramento? Puoi attivare l’iter di annullamento della vendita.
La revocatoria è ammissibile entro cinque anni dal documento che ha originato il credito, a condizione che sia ravvisabile, simultaneamente, il dolo del debitore e del terzo acquirente.
In tal senso è certamente eloquente che la transazione sia stata perfezionata prima che si manifestasse il debito, e che i due attori della compravendita fossero d’accordo tra loro.
Se invece il terzo era all’oscuro della pendenza già esistente, la revocatoria non è valida nei sui confronti.
Le regole da seguire in caso di pignoramento dello stipendio/pensione
In caso di accredito precedente all’esproprio il creditore può aggredire solo la differenza tra l’ammontare totale dello stipendio e il triplo dell’assegno sociale.
Qualora l’accredito sia successivo, il pignoramento è possibile entro un quinto della somma originaria.
I vincoli sono più stringenti nel caso della pensione. Infatti il Codice di Procedura Civile stabilisce che all’anziano deve essere garantita mensilmente una somma equivalente all’assegno sociale maggiorato della metà; il pignoramento riguarda le eventuali eccedenze.
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La redazione

E far fronte alla rata del mutuo diventa impossibile. Inevitabile essere investiti da angoscia e interrogativi di vario tipo: “entro quando posso saldare il debito senza incappare nella mora?”, “se proprio non riesco a pagare cosa rischio?”.
Teoricamente chi ne ha impedito la corretta notifica, ma in pratica spesso un cavillo burocratico incide in modo irreversibile sul corso della giustizia. È successo in Umbria, protagonista della vicenda un messo notificatore