Arrivano le prime sentenze per gli illeciti compiuti dagli istituti di credito. Nei giorni scorsi è toccato a Francesco Maiolini, ex Direttore Generale di Banca Nuova, è stato condannato a otto mesi per usura bancaria. La pena comunque è sospesa. Rinviati a giudizio per lo stesso capo d’imputazione il Presidente Martino Breganze e il Direttore dell’Area Commerciale Rodolfo Pezzotti.
L’inchiesta seguiva vicende avvenute tra il 2009 e il 2010. All’epoca due società videro applicare ai loro conti tassi anomali per un totale di circa 8.000 euro. I vertici di Banca Nuova avrebbero dovuto impedire l’applicazione di interessi illegittimi, superiori al tasso soglia, e quindi usurari. Invece non hanno fatto niente. L’indagine aveva coinvolto anche Francesco Messineo, ex procuratore di Palermo, accusato di violazione del segreto istruttorio. Da qui era scaturiti due procedimenti, uno disciplinare da parte del Csm e uno penale. Entrambi si sono chiusi con l’archiviazione.