In questa sezione troverai ogni giorno tutte le news più interessanti e utili per te.

 

Scritte da esperti blogger, dottori commercialisti e esperti di finanza e diritto tributario, in quesi articoli troverai fatti reali e concreti. 

Svolgiamo un lavoro estenuante per filtrare le notizie false e le bufale. Non ci piace illudere i nostri utenti, ma insistiamo su  uno stile professionale e onesto.

Registrati e riceverai ogni settimana la newsletter gratuita con tutte le notizie e gli aggiornamenti utili direttamente sulla tua email.

Notizie

Strade statali: in arrivo un nuovo bollo “a pioggia” sugli automobilisti?

Una vita adrenalinica, quella di chi guida

Un nuovo bollo auto in arrivo per chi circola su strade statali?Non (sol) tanto perché non si può sapere in anticipo chi saranno gli altri che, contemporaneamente, si metteranno in cammino, ma anche e soprattutto perché tasse e balzelli a carico degli utenti si moltiplicano come funghi. Stavolta potrebbe essere il turno del bollo auto per le strade statali. A parlarne, in questi giorni, è stato il Messaggero, che ha riportato un’indiscrezione secondo cui sarebbe stata presentata una bozza in merito al Tesoro.

L’intento del Governo sarebbe quello di liquidare l’ANAS pigiando l’acceleratore sulle privatizzazioni, per realizzare le quali Società Autostrade deve incassare almeno due miliardi di euro. Dal canto suo, al momento, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti smentisce l’eventualità di introdurre questo ulteriore bollo. Sempre nell’ottica di fare cassa qualcuno avrebbe pensato anche a una quota delle accise sulla benzina, ma l’ipotesi sarebbe stata accantonata a causa delle marcate variazioni dei prezzi di mercato.

Di cosa si tratta?

Il bollo collegato alle strade statali richiamerebbe le “vignette” utilizzate in Svizzera, dove sia gli automobilisti residenti che di passaggio devono versare un’imposta annua di circa 40 euro. Il relativo contrassegno deve poi essere apposto sul parabrezza del veicolo.

La tassa riguarderebbe quindi, indistintamente, tutto il territorio nazionale, andandosi ad aggiungere agli importi già versati  per quanto riguarda telepass e pedaggi autostradali.

Il bollo auto per le strade statali penalizzerebbe i cittadini da almeno due punti di vista: non solo, infatti, graverebbe in egual misura su automobilisti abituali e occasionali, ma sarebbe anche completamente slegato dai chilometri percorsi.

La reazione delle associazioni dei consumatori

Non appena l’indiscrezione è stata resa nota, il Codacons ha espresso il suo dissenso. In una nota, infatti, ha annunciato il ricorso al TAR qualora la misura diventi operativa.  «I cittadini sovvenzionano già l’ANAS, le strade statali e la manutenzione delle stesse attraverso le tasse. Tuttavia, il servizio che ne deriva è francamente imbarazzante, come dimostrano le condizioni in cui versano molti tratti nazionali. In alcuni frangenti, infatti, a pagare gli automobilisti dovrebbe essere l’ente, perché non si contano i problemi a cui vanno incontro». Così Rienzi.  

Come evitare passi falsi se devi scegliere l’assicurazione auto

Chi dipende dai trasporti pubblici lo sa

Scegliere la RC Auto senza pagare una fortuna Poter fare affidamento su un mezzo di di cui si è proprietari è una comodità e un vantaggio, ma, ovviamente, il risparmio di tempo e la libertà hanno un prezzo … e questo corrisponde alla famigerata assicurazione. Qui di seguito qualche dritta per orientarsi nella giungla delle offerte, e coniugare convenienza e sicurezza.

Di cosa parliamo quando parliamo di assicurazione auto?

L’ordinamento giuridico italiano stabilisce che chi possiede una macchina debba sottoscrivere la polizza RC (Responsabilità Civile); questa copre eventuali danni determinati dal proprio veicolo o da altri. Esistono comunque altre assicurazioni, a carattere complementare e facoltative, che prendono il nome di ARD (Assicurazione Rischio Diverso) e che offrono una tutela ulteriore all’utente (ad esempio, in caso di incendio o furto).

Chi è intenzionato ad avvalersi di una polizza accessoria deve tenere presente che, dal punto di vista delle compagnie, il fattore discriminante è la stima commerciale del veicolo. Questa è calcolata in relazione alla fattura d’acquisto e alle quotazioni diffuse dagli esperti del settore. Per non rimetterci, quindi, è necessario verificare che l’importo assicurato sia maggiore o uguale a quanto vale realmente il mezzo.

Di quali elementi hai bisogno per scegliere bene?

Tanto per cominciare, la tua valutazione deve essere globale, e basarsi sul maggior numero possibile di fattori. Ad esempio, devi verificare, per ciascun preventivo (gratuito) ricevuto, quale tariffa ti viene applicata non solo il primo anno, ma anche quelli a seguire. È importante sapere a cosa vai incontro sia se ti capita un incidente, sia se non succede niente.

E ancora: hai controllato di essere stato inserito nello scaglione del bonus a cui effettivamente appartieni? La polizza ha un’estensione su base europea?

Pro e contro della personalizzazione

Circa 25 anni fa è stata introdotta la liberalizzazione dei mercati, disciplinata dal Decreto Legge Bersani (n.223/2006), e ciò ha permesso alle compagnie assicurative di essere sempre più competitive. Da quel momento in poi, infatti, le tariffe proposte sono state gestite autonomamente dalle varie società, e gli utenti hanno potuto scegliere tra un ampio numero di prodotti altamente differenziati, grazie a formule personalizzate.

Tipo di veicolo, caratteristiche del cliente e numero di incidenti subiti sono solo alcuni dei fattori che condizionano il processo di personalizzazione dell’assicurazione. Tuttavia, se è vero che una polizza tagliata su misura per te ha più probabilità di rivelarsi efficace, devi valutare attentamente le clausole sottoscritte, per evitare di ritrovarti a pagare, un giorno, per eventi a cui, inizialmente, non avevi neppure pensato.

Ad esempio, se assicuri il veicolo per unico conducente (tu), in caso di incidente che veda coinvolta la macchina, ma guidata da altri, potresti essere costretto a risarcire la compagnia.

Le insidie che si nascondono tra le clausole di rivalsa

In questo caso parliamo di condizioni contrattuali in cui si riduce o azzera la copertura assicurativa, e quindi la possibilità di essere rimborsati. Al contrario, sarà il cliente a dover pagare. In genere, tra le ipotesi di esclusione sono annoverati gli incidenti causati dalla guida in stato di ebbrezza, sotto l’effetto di droghe o senza patente.

Per verificare quali sono le clausole di rivalsa a cui devi attenerti, fai riferimento alla nota informativa precontrattuale che ti è stata  proposta.

Tuo marito ha un debito? Così eviti di farne le spese

Matrimonio = fusione? 

Debiti_del_coniuge:meglio_la_separazione_dei_beni?Fortunatamente la visione simbiotica del rapporto, a livello affettivo e materiale, è sempre meno condivisa e diffusa

A questo contribuisce, probabilmente, anche la crescente informazione su quali sono pro e contro della scelta del regime di comunione dei beni tra coniugi

Sempre più spesso, ad esempio, si pone il problema concreto di gestire la situazione debitoria del partner. Cosa comporta la legge in questi casi? Vediamolo insieme.

Separazione dei beni: cos’è e cosa comporta

Detto regime, disciplinato dall’articolo 159 del Codice Civile, prevede che ognuno dei coniugi conservi la titolarità esclusiva dei suoi beni anche nell’ambito del matrimonio, a patto di contribuire al soddisfacimento dei bisogni della famiglia. Se fino al 1975 era questo il regime legale a cui si faceva riferimento qualora la coppia non richiedesse esplicitamente la comunione dei beni, la riforma del diritto di famiglia ha ribaltato la situazione.

Qual è invece l’approccio adottato nei confronti di beni acquistati durante il matrimonio? Si opta per la presunzione che siano comuni, a meno che uno dei due non riesca a dimostrare di averne la completa proprietà, o essere titolare della quota maggiore.

La separazione dei beni comporta quindi che i debiti del singolo non abbiano ripercussioni sull’altro coniuge. Che succede, quindi, se i beni a sua disposizione non sono sufficienti a soddisfare le pretese del creditore? “Semplicemente”, questo resta a bocca asciutta. Stessa situazione in caso di evasione fiscale.

Per quanto riguarda le imposte dirette, invece, sussiste la responsabilità in solido dei coniugi. In materia di pignoramento immobiliare vige il principio per cui possono essere confiscati i beni del parente ospitante (fino al terzo grado), in quanto sussiste la presunzione di comproprietà.

Il regime di separazione dei beni deve essere scelto dai due coniugi espressamente e congiuntamente, prima o dopo della celebrazione del matrimonio.

Comunione dei beni: quello che c’è da sapere

In presenza di debiti da parte di uno dei due, il creditore può procedere nei confronti dei beni in comproprietà fino a un massimo del 50%. Questo è possibile però solo a patto che la pendenza si sia originata per soddisfare le esigenze del nucleo familiare (istruzione, educazione figli, ecc ecc). Qualora neanche in tal modo la cifra si estingua, ci si può rivalere verso i beni di ciascuno dei due, per un massimo del 50%, ma escludendo comunque lo stipendio

La redazione



 
✍  FAQ    Chi siamo     
Info Privacy