Crediti deteriorati: giudice annulla pignoramento da società di cartolarizzazione

Chi l’ha detto che i cittadini devono pagare i crac altrui?

Pignoramento-CarifeL’effetto slavina determinato dal tracollo di svariati istituti di credito dislocati sul territorio non accenna ad arrestarsi

Sono infatti migliaia i privati, ex clienti di casse di risparmio e banche popolari che, da circa dieci anni a questa parte , continuano a pagare lo scotto – economico, familiare e psicologico – dei “giochi di prestigio” finanziari in cui sono stati coinvolti NON solo pacchetti azionari ed obbligazioni, ma anche conti correnti, libretti di risparmi, e mutui sulla casa.

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Ad arginare tale emorragia umana, però, ci stanno pensando i tribunali italiani che, chiamati a pronunciarsi su pignoramenti ed espropri figli dei suddetti “giochi di prestigio” pressochè sistematicamente si stanno pronunciando a favore degli ex clienti di banche popolari e casse di risparmio.

L’ultimo esempio, in ordine di tempo, arriva da Ferrara, dove è stato annullato il pignoramento dell’immobile di residenza di una coppia che aveva acceso un mutuo presso la Carife (Cassa di Risparmio di Ferrara) nel 2003. A chiedere l’esproprio era stata la società di cartolarizzazione che aveva comprato in blocco i crediti cosiddetti deteriorati dell’istituti di credito locale. Vale a dire, i crediti parzialmente riscossi e poco “appetibili” in quanto è improbabile che sia onorata la scadenza originaria.

Il giudice di Ferrara ha cancellato il pignoramento della casa della coppia dichiarando che la società di cartolarizzazione non ha fornito prove valide del fatto di essere proprietaria, nello specifico, del credito relativo al loro mutuo.

Questa pronuncia, quindi, costituirà un importante precedente per altri ex clienti di Carife che vogliono difendersi dalle conseguenze nefaste della vendita in blocco da parte di Carife dei suoi crediti.

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