Quali sono i diritti del creditore se è un privato o Agenzia delle Entrate Riscossione?

Un debito insoluto può essere il primo passo verso il pignoramento

Pignoramento-casaQuesta parola, comprensibilmente, spaventa chiunque abbia a che fare con i creditori.

Tuttavia, è importante sapere che NON tutti i beni possono SEMPRE essere espropriati, e che la situazione cambia notevolmente, a seconda che ci si trovi davanti a un creditore privato (individuo, banca, finanziaria) o al Fisco. In quest’articolo proviamo a spiegare perché.

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Qual è il destino della prima casa?

Questa è impignorabile da Agenzia delle Entrate Riscossione solo se sussistono contemporaneamente alcune condizioni:

  • si tratta dell’unico bene immobile di proprietà del debitore ed è il luogo in cui ha la sua residenza anagrafica;
  • la casa è registrata ad esclusivo uso di abitazione civile e non rientra nelle “abitazioni di lusso” o nelle categorie catastali A8 e A9.

In tutti gli altri casi, per crediti superiori a 129mila euro, è possibile l’esproprio.

Stipendio e pensione

AER può pignorare il primo rispettivamente entro 1/10 del suo ammontare (entro 2500 euro mensili), 1/7 (fino a 5mila euro) e 1/5 (oltre 5mila euro) a seconda dei casi. Parliamo del cosiddetto pignoramento presso terzi, che riguarda anche la pensione del debitore. L’esproprio, però, può intervenire solo se l’importo è superiore a 672,78 euro.

…e se il creditore è privato?

In questo caso è tutto molto più semplice. Non c’è infatti alcuna restrizione per quel che riguarda il pignoramento della prima casa. Per lo stipendio o la pensione, invece, vige il limite di un quinto del loro ammontare.

I beni assolutamente impignorabili

Tale categoria comprende tutto ciò che attiene strettamente la quotidianità del debitore o che ha un intrinseco valore affettivo o religioso.

…e quelli relativamente impignorabili

Si tratta di beni di proprietà che possono essere aggrediti solo a precise condizioni: strumenti necessari per coltivare un terreno, il raccolto, tutto ciò che è indispensabile per l’esercizio dell’attività lavorativa (entro un quinto del suo valore).

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