Due ordinanze per due debiti
I due provvedimenti ( 16853 e 16854) emessi dalla Corte Suprema e depositati lo scorso 15 giugno, hanno sancito il rigetto causa inammissibilità dei ricorsi del Fisco. Quest’ultimo, contestualmente, è stato chiamato a pagare le spese legali.
Ti potrebbe interessare
Bonus bollette prorogato dal Decreto Sostegni Bis
Le cartelle esattoriali erano state notificate nel 2002 (importo circa 100mila euro) e nel 2003 (circa 83mila euro). La Corte di Cassazione ha confermato il verdetto scaturito dai precedenti gradi di giudizio definendo infondate le pretese creditorie dell’ente.
Lo Sportello Dei Diritti ha precisato che mai come da qui in avanti è fondamentale che le cartelle esattoriali siano corredate da congrua descrizione dell’origine del debito, in modo da garantire massima trasparenza ai contribuenti.
Leggi anche
Debiti e sfratti ai tempi del Covid19
La redazione

Nonostante i vaccini sembrino, attualmente, in grado di arginare l’emorragia di vite innescata dal Covid19, gli strascichi economici e produttivi si faranno sentire ancora un po’. Basti pensare a tutti i lavoratori che sono stati licenziati, ai liberi professionisti che si sono ritrovati senza clienti, ed agli imprenditori/negozianti costretti ad abbassare (definitivamente) la saracinesca.
Sembra ormai certa l’ulteriore proroga della scadenza dei pagamenti delle vecchie cartelle e dei pignoramenti relativi ai debiti già stagionati. Dunque, il Ministero dell’Economia e delle Finanze potrebbe ufficializzare in questi giorni la ripartenza delle attività di riscossione e delle procedure esecutive dopo l’estate. Più precisamente, dal 1° settembre.