Hai un debito con il Fisco?
Un decreto legge varato nei giorni scorsi ha concesso qualche giorno in più di respiro (o forse, in realtà, bisognerebbe parlare di limbo?) a chi era già stato “graziato” dal blocco deciso a marzo 2020 causa pandemia.
Una nota del Governo ha precisato che la sospensione delle notifiche riguarda non solo le comunicazioni in uscita da Agenzia delle Entrate Riscossione (accertamenti, contestazioni, recupero dei crediti d’imposta, rettifiche…), ma anche i pagamenti dovuti dai contribuenti in riferimento alle pendenze fiscali congelate lo scorso anno.
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Una decisione, questa, che dovrebbe essere propedeutica ad una riorganizzazione del processo di riscossione incentrata sulla “diluizione” del debito in più rate, così da renderle sostenibili.
A prescindere da ciò che verrà deciso, Ernesto Maria Ruffini, direttore di Agenzia delle Entrate Riscossione, ha già ribadito la necessità di notificare gli atti fiscali ai contribuenti indebitati, perchè va garantito il loro diritto ad essere informati.
Intanto, sulla sorte delle cartelle esattoriali – e soprattutto dei contribuenti indebitati – pende una spada di Damocle chiamata crisi di governo. Infatti, non è ancora dato sapere cosa succederà dopo che Conte chiederà la fiducia a Camera e Senato.

18 gennaio: chi ha un debito dovrebbe segnarsi questa data
Vale a dire il 31 dicembre 2020, e così sono state congelate per ulteriori sei mesi, quindi fino al 30 giugno 2021, non solo le aste delle prime case, ma anche quelle degli immobili destinati a finalità NON abitativa.