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Ristori Quater: all’orizzonte nuova rottamazione?

Rottamazione-quater-Decreto-RistoriL’uragano Covid19 rischia di piegare irreversibilmente, se non addirittura spezzare, la spina dorsale dell’Italia, il tessuto produttivo innervato da migliaia di PMI.

Quello che era già da tempo sentore diffuso dell’opinione pubblica, è oggi anche consapevolezza acquisita e condivisa dalle istituzioni. Che quindi, alla spicciolata, si stanno mettendo in moto per attutire le perdite a carico dell’economia e del mercato del lavoro. Un segnale incoraggiante in tal senso, è arrivato qualche ora fa anche da un post pubblicato su Facebook dalla viceministra dell’Economia Laura Castelli, che ha sottolineato come partite Iva e autonomi non possano più permettersi di aspettare.

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Debiti: che succede se l’ipoteca è illegittima?

Sembra quindi concretizzarsi l’ipotesi di una nuova tornata di rottamazione delle cartelle esattoriali attraverso il Ristori Quater che seguirà il Ristori Ter dello scorso 20 novembre. Quest’ultimo non ha introdotto integrazioni o modifiche rispetto alle precedenti disposizioni in materia fiscale, dunque, allo stato attuale, il termine ultimo per il saldo e stralcio e la rottamazione resta il 10 dicembre 2020.

L’eventuale rottamazione quater riguarderebbe gli acconti Iva da versare entro il 27 dicembre, Iva, ritenute e addizionali dovute entro il 16 dicembre, e gli acconti relativi a Irpef, Ires e Irap da saldare per fine novembre.

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Debiti: che succede se l’ipoteca è illegittima?

C’è vita dopo un pignoramento. Forse

Casa-ipotecataChi l’ha detto che l’esproprio forzoso del bene dell’indebitato si perfezioni e concretizzi con la vendita all’asta?

Può succedere che l’indebitato, tra mille sforzi, sacrifici e virtuosi tentativi di progettualità, riesca a saldare la propria pendenza, potendo così tornare in possesso dei propri beni. Attenzione però, perché un cavillo burocratico potrebbe compromettere seriamente l’agognato lieto fine.

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Ad esempio, il Fisco potrebbe dimenticare di cancellare l’ipoteca.

E allora: che fare? C’è un modo per tutelarsi dall’imperizia e dalla distrazione altrui?

La risposta è sì, per fortuna, ed è stata sancita, nei giorni scorsi dalla Corte di Cassazione (ordinanza n.26042 del 17 novembre). Questa ha stabilito che fosse legittima la richiesta del contribuente di essere risarcito, ed ha stimato in 200mila euro la somma che Aer deve corrispondergli (prezzo a cui il bene era stato acquistato dal debitore – prezzo a cui si era accordato per vendere ad un aspirante acquirente).

La pronuncia è scaturita dalla vicenda di una società proprietaria di alcuni terreni che, pur avendo saldato il suo debito verso il Fisco (“contributi finanziari non pagati”), non aveva ottenuto DOPO UN ANNO la cancellazione dell’ipoteca, ed aveva quindi visto sfumare la trattativa in corso con un terzo interessato.

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La redazione 


 


 
 


Quando rischi il pignoramento della casa?

Buttare sistematicamente in avanti la palla, NON è la strategia più efficace per affrontare un’emergenza dai contorni nebulosi

Pignoramento-casaL’ultima con cui ci siamo ritrovati a fare i conti, in ordine di tempo, e la pandemia di Covid19. Nelle scorse settimane il Governo ha annunciato l’ennesima proroga del congelamento delle cartelle esattoriali, e del blocco dei pignoramenti. Nel 2021, però, i creditori, istituzionali e non, busseranno alla porta dei debitori. Ecco qualche consiglio per evitare di farsi trovare impreparati.

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Una delle questioni che angoscia di più i contribuenti è quella del pignoramento della casa. Quando si è effettivamente a rischio? Come comportarsi, quindi, se il creditore è il Fisco? Che fare, invece, se si devono dei soldi a banche o privati?

Se la controparte è Agenzia delle Entrate Riscossione, il pignoramento immobiliare è possibile se la somma pendente è di almeno 120mila euro, e se gli immobili di proprietà del debitore sono stimati almeno 120mila euro. L’esproprio, inoltre, deve essere preceduto da comunicazione di ipoteca nei 30 giorni precedenti.

Se invece ad esigere il credito è una finanziaria, il condominio o un parente, non esiste alcuna soglia minima da rispettare, per mettere in moto la procedura.

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