Il Coronavirus ha innescato un effetto domino di proporzioni ancora difficili da quantificare
Certamente, l’eventualità di venire iscritti in Centrale Rischi si è fatta più che tangibile, per chi, a marzo scorso, aveva rapporti con banche o finanziarie a seguito della richiesta di un prestito o di un mutuo per la casa. Infatti, le moratorie da parte di queste si sono rivelate perlopiù mere dichiarazioni di intenti.
Dunque, chi ha stipulato un mutuo sulla casa e a seguito del Covid19 è stato impossibilitato a rispettare una o più scadenze probabilmente si sta chiedendo qual è il numero massimo di rate mancate o saldate in ritardo, oltre cui si rischia il pignoramento dell’immobile.
Il Decreto Mutui 2016 ha innalzato tale limite a 18 mensilità non consecutive (in precedenza erano sette). Ma quando si definisce il pagamento ritardatario? Quando il mutuatario lo effettua tra il 30esimo ed il 180esimo giorno successivo alla scadenza.
Cosa succede se paghi UNA rata in ritardo?
L’istituto di credito che ti ha concesso il mutuo può procedere alla rescissione del contratto, e questo ti obbliga a rimborsare l’importo pendente, in caso contrario scatta la segnalazione a cattivo pagatore. La cancellazione da questo database richiede 12 mesi a partire dalla comunicazione del saldo del pregresso, ed a condizione che nel frattempo non si siano verificate ulteriori morosità.
Se le rate saltate sono state tre o più, invece, sono necessari 2 anni alle medesime condizioni.
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Infatti, nonostante l’innumerevole elenco di provvedimenti assunti dal Governo negli ultimi cinque mesi per proteggere i cittadini dalla doppia morsa della crisi economica e produttiva e dalle fisiologiche scadenze fiscali, i poteri di Agenzia delle Entrate Riscossione, nei fatti, non sono stati neanche temporaneamente congelati. Ed anzi, nell’immediato futuro saranno addirittura ampliati.
Infatti, per i clienti, la contropartita di facilità, rapidità e sicurezza nelle transazioni è rappresentata dalla tracciabilità, elemento a favore di eventuali creditori lasciati in sospeso (privati, Fisco ed enti locali).