Quali sono le conseguenze della morte di un genitore o del coniuge?
Dolore…e burocrazia. La successione, infatti, non avviene in automatico, anzi solitamente richiede un anno e oltre. E’ importante, quindi, sapere cosa deve fare l’erede, per facilitare e – auspicabilmente accelerare – la procedura.
Non utilizzare il conto del defunto PRIMA di aver comunicato il decesso
L’istituto di credito di cui era cliente, infatti, non viene informato dal Fisco. Spetta all’erede farlo, andando in filiale o tramite posta. Prelevare dal conto senza aver espletato questo passaggio mette concretamente a rischio dal punto di vista penale.
Talvolta le banche, se il defunto era cliente da lungo tempo, permettono agli eredi di attingere al conto per far fronte alle spese connesse all’organizzazione del funerale. Tuttavia si tratta di una scelta discrezionale.
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Quali documenti consegnare in banca?
Gli eredi devono esibire una copia della dichiarazione di successione registrata presso Agenzia delle Entrate Riscossione. L’atto deve contenere l’elenco di tutti i beni di proprietà del defunto, e l’indicazione del loro valore commerciale. Contestualmente è necessario depositare presso l’istituto di credito il certificato di morte, l’atto di notorietà o la relativa dichiarazione sostitutiva, e la copia conforme del verbale inerente il testamento.
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Il creditore, infatti, può rivalersi anche sui beni mobili, e per farlo non è più necessario che l’ufficiale giudiziario si rechi fisicamente nel luogo in cui il debitore vive. A seguito del Dl 83/2015 la procedura può essere svolta anche online, e questo per ovviare ad uno stratagemma spesso utilizzato in passato: lo spostamento (o l’occultamento) di oggetti di valore appetibili, e quindi facilmente aggredibili. Tra questi, l’auto.