La diffidenza dei cittadini a firmare contratti dalle dimensioni enciclopediche ha un solido fondamento
È tutt’altro che raro, infatti, che al loro interno si annidino, scritte con carattere microscopico e collocate a pie’ di pagina, clausole che determinano un evidente svantaggio e disallineamento tra gli oneri/spese a carico del privato o dell’azienda, e i diritti della controparte (ad es: l’istituto di credito).
Queste clausole si classificano come vessatorie e, per arginarne l’impiego e le ricadute operative, sono intervenuti, rispettivamente, il Testo Unico Bancario ed il Codice del Consumo. Laddove se ne constati la presenza all’interno di un contratto che disciplini l’erogazione di un mutuo o l’apertura di un conto corrente, il documento risulta annullato. Inefficace sotto tutti i punti di vista, quindi anche ai fini dell’attivazione di una procedura di pignoramento.
Definizione di clausole vessatorie
Si tratta di condizioni/elementi contrattuali che sollevano l’istituto di credito da oneri e responsabilità derivanti da fatti non DIRETTAMENTE riconducibili ad esso.
Onde evitare di subire il pignoramento di un bene mobile o immobile a causa di clausole vessatorie, come ha rilevato la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (sentenze C-693 e C-832 del 2019), è fondamentale “prevenire” per evitare di dover “curare”. Dunque, PRIMA di sottoscrivere un contratto è consigliabile sottoporlo ad uno specialista che possa indicare/mettere in rilievo elementi potenzialmente forieri di conseguenze negative per il privato.
La redazione

Lungi dall’essere un fattore puramente estetico (in senso letterale o metaforico), riesce, al contrario, a pregiudicare/inficiare il contenuto. Non solo nei rapporti umani, ma anche – anzi soprattutto – quando si tratta di rapporti con lo Stato…ed il Fisco. Un esempio? È sufficiente un elemento erroneo/mancante nel confezionamento della cartella esattoriale per determinare l’annullamento della stessa, e liberare il contribuente dalla condizione debitoria nei confronti di Agenzia delle Entrate Riscossione.
Tanto per cominciare, infatti, il provvedimento può scattare per le più diverse tipologie di debito, a partire dal bollo auto (che è di competenza regionale), per arrivare alle multe derivanti da infrazioni al Codice della Strada, passando per la tassa sui rifiuti (TARI).