La società consumistica che abbiamo creato ci si è rivoltata contro

Sempre più spesso siamo costretti a sottoscrivere mutui e finanziamenti, non solo per spese straordinarie o particolarmente cospicue ma anche per far fronte a esigenze legate alla quotidianità (bollette, ecc ecc).
Così, banche e finanziarie sono arrivate a controllare una mole enorme di dati che ci riguardano e, di fatto, hanno un potere fortissimo sulle nostre esistenze.
Quante volte ci siamo visti negare un prestito senza sapere esattamente perché?
Per non parlare dell’eventualità di finire iscritti nella famigerata Centrale Rischi, e non riuscire a regolarizzare la propria posizione neanche a distanza di molti anni.
Peraltro, anche se molti non lo sanno, in questa seconda evenienza continuare a bussare alla porta di istituti di credito e finanziarie equivale a gettare benzina sul fuoco…
Come fare a uscire dal circolo vizioso della CRIF?
Il primo passo è informarsi e capire come operano i soggetti che gestiscono l’iscrizione dei cattivi pagatori. Per quanto possa apparire insolito, infatti, nella gran parte dei casi, i dati che registrano sono anche a vantaggio dell’utente.
Per assistenza consulenza economica e fiscale clicca qui
Cosa sono i Sistemi d’Informazione Creditizia…
Si tratta di Centrali dei Rischi Finanziari, più semplicemente definite banche dati del credito, che raccolgono e conservano tutte le informazioni inerenti le richieste di finanziamento effettuate da persone fisiche o aziende.
Le principali sono CR (Centrale Rischi, pubblica), CRIF, CTC ed Experian (private)
Leggi anche
Obbligo di verifica per segnalazione in Centrale Rischi
Come funzionano le SIC?
Tutte le volte che a un istituto di credito o a una finanziaria viene presentata una domanda per un prestito o un mutuo, si effettua un incrocio di dati con i SIC.
L’intento è quello di valutare l’esposizione economica del richiedente e stimarne, contestualmente, l’affidabilità; in tal senso è fondamentale quantificare il suo livello di indebitamento.
Come anticipato, le Centrali dei Rischi Finanziari custodiscono anche le informazioni a sostegno dell’utente: ovvero, laddove questo abbia pagato le rate dei precedenti finanziamenti nei tempi previsti, le banche dati ne conserveranno traccia. E questo, ovviamente, equivarrà per lui a un convincente biglietto da visita.
Sei iscritto in Centrale Rischi e vuoi chiedere la cancellazione? Clicca qui »
La redazione

- Bonus bebè 2017: confermato il bonus bebè (Legge di Stabilità 2015) per le famiglie a basso reddito, con un ISEE inferiore ai 25 mila euro .Il bonus pari ad 80 euro al mese per tre anni (960 euro all’anno) a partire dalla nascita del figlio, per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2017 è raddoppiato (160 euro al mese ) nel caso in cui l’ISEE risulti inferiore a 7.000 euro l’anno, sempre per tre anni.
È successo a Muggia (Trieste), dove l’Agenzia di Riscossione, intenzionata a procedere tramite ipoteca sulla casa di una 60enne, è stata bloccata in quanto, nel frattempo, si erano chiusi i termini di prescrizione.