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Notizie

Case (s)vendute all'asta, quando è "ordinaria amministrazione"

Perdere la casa perché la giustizia non fa il suo dovere. Incredibile, ma vero. Oggi raccontiamo due storie, diverse e complementari, accadute in provincia di Ragusa.
 
«Volete vendere la mia casa all’asta? Allora il Comune deve trovare un’altra sistemazione per me e la mia famiglia». Così l’imprenditore agricolo Angelo Pacetto. Dopo esser finito in mezzo alla strada con la moglie e un figlio minorenne, l’uomo ha scelto un modo insolito ma efficace di protestare. Ha piazzato il divano del soggiorno davanti al municipio di Scicli. Le vendite giudiziarie nella provincia siciliana sono un vero e proprio business: nei prossimi due mesi saranno infatti circa 1.000.
 
L’aguzzino chiede la vendita giudiziaria della casa delle sue vittime
Invece, a Modica una coppia, B.R. e G.S., si è costituita parte civile contro due persone, P.F. e P.S., accusate di aver praticato tassi usurari. L’amara ironia della sorte sta nel fatto che B.R. e G.S. si erano rivolti loro per evitare di perdere la casa, finita comunque all’asta.
 
P.F. e P.S. avevano prestato alla coppia 12.000 euro, che, secondo l’accusa, applicando un tasso del 1.200%, sarebbero diventati più del doppio. Gli assegni emessi da B.R. e G.S. non coprivano però l’intera cifra. Così uno dei due imputati ha intrapreso un’azione per ottenere la vendita della casa recuperando la somma ritenuta dovuta.
 

 

Niente software, e l’Agenzia delle Entrate non rimborsa gli interessi

La burocrazia non ammette ignoranza Agenzia_Delle_Entrate_Non_Rimborsa_Interessi

…Ma non garantisce la stessa accuratezza pretesa dal cittadino. Così, se quest’ultimo sbaglia a calcolare le somme dovute allo Stato, paga, e anche salatamente. A parti invertite, invece, tutto resta sotto silenzio. A meno che non se ne occupi la politica, come dimostra un caso emblematico reso noto nei giorni scorsi
 
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«Un contribuente di Torino, cui nel 1989 era stata indebitamente notificata una cartella di pagamento di alcuni milioni di lire, ha ottenuto, a seguito della conclusione di un contenzioso durato ventiquattro anni, il rimborso delle somme indebitamente versate senza tuttavia la corresponsione dei relativi interessi». Così viene sintetizzata la vicenda nella risposta del Ministero dell’Economia all’interrogazione parlamentare presentata da due deputati del PD.
 

Mancano gli strumenti tecnici, ma quando c’è la politica tutto si aggiusta

Qual è la “versione dei fatti” dell’Agenzia delle Entrate? «Attualmente non disponiamo del software che calcola gli interessi sui rimborsi». Il che, in parole povere, significa che gli stessi non vengono restituiti.
 
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Per l’uomo, comunque, la vicenda si è conclusa positivamente. Infatti, a distanza di pochi giorni dall’interrogazione parlamentare, gli sono stati risarciti anche gli interessi.
 
 Quasi certamente non avrebbe avuto altrettanta fortuna, però, se il suo caso fosse rimasto “uno tra tanti”. Fino a quando la burocrazia non s’impegnerà a garantire efficienza e imparzialità, saranno più che comprensibili l’amarezza e la sfiducia dei contribuenti.
 
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Da redazione


 

Cento Candele per dire agli imprenditori «non siete soli»

Quanto è lontana Roma da Lamezia Terme? Tanto, se chi è al Governo non raccoglie bisogni e desideri del territorio. Nasce per questo il Comitato Cento Candele, costituito da Francesco Grandinetti, presidente del movimento “Lamezia e non solo”. L’iniziativa si propone una serie di obiettivi concreti: ridimensionare Equitalia, combattere gli illeciti bancari e sostenere le fasce più fragili.
 
È necessario distinguere tra evasori “seriali” ed evasori per necessità, a questi ultimi lo Stato deve stare vicino. Tendere loro la mano può significare, ad esempio, prevedere una moratoria, spiega Grandinetti.
 
Cento Candele è già al lavoro. Infatti nei giorni scorsi ha organizzato un tavolo di lavoro sui problemi dell’imprenditoria locale. L’evento segue il suicidio dell’imprenditore Luigi Conetta. «La presenza di tante organizzazioni la dice tutta sull’importanza dell’argomento che interessa ogni settore della nostra società. Noi, istituzioni locali, non dobbiamo interessarci dei massimi sistemi, ma di tutte quelle piccole/grandi sofferenze giornaliere che vivono i concittadini». Così Francesco Grandinetti.
 
In occasione del tavolo di lavoro, peraltro, si è discussa l’attivazione degli sportelli di ascolto dedicati alle vittime della crisi. Per evitare che si ripeta quello che è successo a Luigi Conetta. Per fare in modo che nessun altro imprenditore si senta, nuovamente, solo.
 

 

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