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Anatocismo, nel 2014 agli italiani è costato miliardi

Anatocismo nel 2014 è costato miliardi Stop_Anatocismo

Due miliardi di euro. Questa la cifra raggiunta nel 2014 dagli interessi illegittimi applicati dalle banche ai propri clienti

A rilevare il dato è stato il Movimento Consumatori, attraverso uno studio finalizzato a evidenziare se gli istituti di credito fossero ricorsi agli interessi anatocistici. 

La Legge di Stabilità vigente lo scorso anno li aveva infatti esplicitamente vietati, cancellando l’articolo 120 t.u.b. che ha permesso di utilizzare in modo indisturbato questa procedura dal 1999 al 2013.

Movimento Consumatori ha analizzato l’attività dei principali gruppi bancari italiani, tra cui ci sono anche gruppi di origine estera, banche popolari, di credito cooperativo e cosiddette “del territorio”. Tutte, senza distinzione alcuna, sono ricorse all’anatocismo.

Intanto nei giorni scorsi si sono svolte a Milano le prime tre azioni inibitorie collettive organizzate da Movimento Consumatori contro ING, Deutsche Banke e BPM

«Movimento Consumatori ha chiesto che il tribunale voglia in via d’urgenza inibire ogni forma di capitalizzazione degli interessi per tutti i contratti di conto corrente con i consumatori e ordinare alle banche di informare che tutti i consumatori interessati possono chiedere la restituzione degli interessi illegittimi corrisposti». Così Paolo Florio, coordinatore dell’Osservatorio Credito & Risparmio, nonché legale dell’associazione.

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Da redazione 

 

 


 
 

Mutui 100%, ti promettono tanto, ma ti costano di più

I mutui che finanziano più dell’80% del valore dell’immobile sono nulli. A stabilirlo è stato, recentemente, il Tribunale di Firenze. Una decisione, questa, che potrebbe creare non pochi problemi agli istituti di credito, molti dei quali superano tale soglia solo per “gonfiare” capitale e interessi da rimborsare a carico dei mutuatari.
Spesso infatti i mutui superiori all’80% sono una sorta di “specchietto per le allodole” utilizzato per attrarre clienti,anche e soprattutto andando a “pescare” nella fascia dei meno abbienti, che difficilmente potrebbero coprire da soli e per intero l’importo necessario a comprare casa. Gli istituti di credito intervengono quindi offrendo prodotti che promettono di finanziare integralmente la cifra, nonostante la legge imponga loro il rispetto della fatidica soglia dell’80%. 
Ma com’è possibile questo? Ricorrendo a una piccola astuzia, ovvero attraverso una perizia che sovrastimi il valore di mercato dell’immobile. Più alto è questo, maggiore è la cifra concessa al richiedente. Le banche però non sono Babbo Natale, evidentemente, e quindi non fanno regali. Così, ben presto il malcapitato mutuatario si accorge di non essere in grado di far fronte alle rate del mutuo. 
L’’ordinanza del Tribunale di Firenze stabilisce che la perizia deve stimare non il valore di mercato, bensì il valore ipotecario o cauzionale, come sancito dalle direttive europee. Una differenza sostanziale, perché, il valore di mercato, che si calcola ipotizzando la vendita immediata, è più alto di quello ipotecario. Quest’ultimo infatti definisce, con prudente apprezzamento, la “futura negoziabilità dell’immobile”.
 
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Fondi per vittime di usura, come funzionano e chi può accedere

Fondi per vittime di usura Fondi_Per_Vittime_Di_Usura

Il sentimento che più spesso accompagna le vittime di usura è il senso di sconfitta. La consapevolezza (o il timore) di aver perso ciò che, con fatica, si è costruito nel corso di una vita intera, nel lavoro e negli affetti. Per loro il Governo ha istituito due Fondi, quello di prevenzione e quello di solidarietà. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul loro funzionamento e le relative modalità di accesso.

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Il Fondo di prevenzione collabora con i Confidi (organismi cooperativi costituiti da rappresentanti locali delle categorie economiche e produttive) e con le Fondazioni Antiusura, garantendo alle banche la copertura dei prestiti erogati a privati e imprese in difficoltà.

Il Fondo di solidarietà, invece, è dedicato al reinserimento lavorativo di chi ha denunciato gli usurai, a cui offre un mutuo senza interessi, da rimborsare in dieci anni. L’ammontare è determinato in base agli interessi usurari subiti.

A deliberare la concessione del finanziamento è il Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura. In particolari circostanze, inoltre, può essere accordato un anticipo non superiore al 50% dell’importo, erogato dopo sei mesi dalla presentazione della denuncia o dall’iscrizione dell’indagato per usura in apposito registro.

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Entro tre mesi dalla denuncia dell’usuraio la domanda deve essere inoltrata al Fondo di Solidarietà per le vittime di usura, attraverso la Prefettura-U.T.G. della provincia in cui è stato commesso il reato. La richiesta deve essere accompagnata da un programma di ricollocamento della vittima di usura nell’economia legale e da un piano di rimborso del finanziamento.

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Da redazione 

 



 
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