In questa sezione troverai ogni giorno tutte le news più interessanti e utili per te.

 

Scritte da esperti blogger, dottori commercialisti e esperti di finanza e diritto tributario, in quesi articoli troverai fatti reali e concreti. 

Svolgiamo un lavoro estenuante per filtrare le notizie false e le bufale. Non ci piace illudere i nostri utenti, ma insistiamo su  uno stile professionale e onesto.

Registrati e riceverai ogni settimana la newsletter gratuita con tutte le notizie e gli aggiornamenti utili direttamente sulla tua email.

Notizie

Anatocismo sui mutui, banca d'Italia difende il ritorno degli interessi

Comincia il conto alla rovescia per il ritorno dell'anatocismo bancario. Alle 18 del 10 luglio infatti scade il termine per presentare gli emendamenti al decreto competitività che di fatto ha riaperto la strada al pagamento degli interessi sugli interessi, che era già stato cancellato dalla corte costituzionale. 
E intanto arriva anche l'appoggio di Bankitalia al provvedimento del governo, perché si tratta di un meccanismo che solo nei paesi islamici non esiste.
Qualsiasi paese che non abbia una legislazione islamica accetta l'applicazione degli interessi composti, nessuna economia di mercato può funzionare senza questo meccanismo, ha detto Giorgio Gobbi del servizio stabilità finanziaria di Banca d'italia in un'audizione davanti alla commissione attività produttive del senato, sulla conversione in legge del decreto competitività, che all'articolo 31 prevede la reintroduzione del cosidetto anatocismo bancario
Anche abolendo formalmente l'interesse sugli interessi (anatocismo, ndr) ha detto Gobbi lo avremmo sotto altra forma, per esempio sui titoli di stato e sul finanziamento presso la banca centrale.
 
Ma intanto si allarga il fronte pronto a dar battaglia al decreto. L'associazione dei consumatori Adusbef si è infatti detto già pronta a dar battaglia. In un'intervista a Idealista news, il presidente Elio Iannutti ha infatti affermato che "sul ritorno dell'anatocismo bancario sitamo assistendo ad un vergognoso scaricabarile".

Causa alla banca se non contestiamo gli estratti conto entro 60gg

Posso fare la causa alla banca per anatocismo se non ho mai contestato gli estratti conto?

Nella causa intentata dai clienti delle banche per l'applicazione, a loro danno, di interessi anatocistici (cause volte ad ottenere la rideterminazione delle somme dovute), gli istituti di credito sono soliti sollevare un'eccezione che, a prima vista, potrebbe spaventare i non pratici di questa materia: ossia la mancata contestazione, da parte del correntista, dei periodici estratti conto. Ricordiamo infatti che la banca è tenuta ad inviare periodicamente, alla propria clientela, una rendicontazione  dei movimenti e del saldo del rapporto di conto corrente. Il cliente, a sua volta, ha 60 giorni di tempo dalla ricezione di tale comunicazione per contestare gli errori eventuali commessi dall'istituto di credito.

 Ebbene, facendo leva su tale disposizione, le banche hanno l'abitudine - tra le altre cose - di opporsi alla richiesta del correntista di ricalcolo degli interessi, sulla scorta del fatto che quest'ultimo mai avrebbe contestato gli estratti conto ricevuti (contestazione che, infatti, di norma non avviene pressoché mai).

 Non vi preoccupate. Questo tipo di eccezione non deve farvi temere: la giurisprudenza, infatti, è concorde nel rigettarla.

 In proposito, la Cassazione ha chiarito, da oltre un ventennio, che le contestazioni dell'estratto conto (entro appunto 60 giorni) riguardano solo quelle che concernono la tenuta del conto (ad esempio la tenuta delle singole partite) e non la validità o l'efficacia del rapporto da cui sorgono i debiti o i crediti annotati [1].

 Ha affermato la Suprema Corte che "nel contratto di conto corrente, l'incontestabilità delle risultanze del conto conseguente all'approvazione tacita dell'estratto conto [2] si riferisce agli accrediti ed agli addebiti considerati nella loro realtà effettuale", ma non impedisce la contestazione della validità e dell'efficacia del contratto di conto corrente da cui essi derivino: dunque l'approvazione o la mancata impugnazione dell'estratto di conto non implica che il debito fondato su un contratto nullo, annullabile o inefficace (o, comunque, su situazione illecita) diventi incontestabile [3].

 Dunque, l'impugnazione da parte del cliente sulla validità delle clausole del contratto stipulato con la banca non è in alcun modo collegata all'impugnazione dell'astratto conto trasmesso allo stesso cliente dalla banca [4].

 Di conseguenza, l'approvazione, sia pure tacita, dell'estratto conto da parte del cliente non impedisce l'impugnabilità della validità del contratto da cui derivano accrediti e addebiti [5].

[1] Cass. sent. del 18.04.1975.

[2] Art. 1832 cod. civ.

[3] Cass. sent. n. 10186 del 26.07.2001.

[4] Cass. sent. n. 4846 del 14.05.1998.

[5] Cass. sent. n. 1112/1984.

 

A Roma si parla di usura in Piazza Sempione

Dopo lo sportello itinerante è ancora il tema dell’usura ad essere al centro delle preoccupazioni e delle iniziative del Municipio III di Roma. Questo pomeriggio alle 14.30 presso la sala Consiglio di Piazza Sempione si svolgerà l’iniziativa “Il vero amico non usura”, iniziativa incentrata proprio sulle tematiche dell’usura e del sovra indebitamento.
Il progetto - finanziato dalla Regione Lazio e realizzato dalla rete intermunicipale costituita dal Municipio Roma III e dal Municipio Roma XII con il partenariato dell’Associazione Ambulatorio Antiusura onlus di Roma - nasce dall’esigenza sempre più diffusa di sostegno, assistenza e informazione della cittadinanza su tali problematiche.
“Un fenomeno – hanno spiegato i promotori - che non riguarda più solo la categoria dei commercianti ma anche quella della famiglia che sempre più è soffocata da debiti derivanti da sofferenza bancaria (mutui, prestiti) oppure da fragilità economica derivante dall’aumento del costo della vita o dalla perdita del lavoro. La realizzazione di azioni volte al contrasto dell’usura e del sovra indebitamento è una necessità e un’opportunità per garantire il benessere e lo sviluppo socio-economico del territorio locale”.
✍  FAQ    Chi siamo     
Info Privacy