In questa sezione troverai ogni giorno tutte le news più interessanti e utili per te.

 

Scritte da esperti blogger, dottori commercialisti e esperti di finanza e diritto tributario, in quesi articoli troverai fatti reali e concreti. 

Svolgiamo un lavoro estenuante per filtrare le notizie false e le bufale. Non ci piace illudere i nostri utenti, ma insistiamo su  uno stile professionale e onesto.

Registrati e riceverai ogni settimana la newsletter gratuita con tutte le notizie e gli aggiornamenti utili direttamente sulla tua email.

Notizie

Rinvio a giudizio per l'ex direttore generale di Banca Nuova per usura

Richiesta di rinvio a giudizio per Francesco Maiolini e i vertici di Banca Nuova. L'ex direttore generale della Banca Siciliana Maiolini non lo è più dal maggio 2012  assieme al presidente Marino Breganze e al responsabile del coordinamento commerciale Aree, Rodolfo Pezzotti, sono indagati per usura bancaria
 
Arriva, dunque, per la terza volta, al giro di boa l'indagine che tante polemiche ha creato nei mesi scorsi. A febbraio 2013 le prove non furono ritenute evidenti, fu negata la richiesta di giudizio immediato e assegnata una perizia per verificare se l'istituto di credito avesse tassi usurari nei confronti di due clienti. Allora il pubblico ministero era Marco Verzera, oggi in servizio a Trapani. 
 
L'inchiesta è stata al centro del cosiddetto "caso Maiolini" che costò un procedimento disciplinare al Csm e un'inchiesta penale a Caltanissetta a carico del procuratore di Palermo, Francesco Messineo. Entrambi i procedimenti sono stati archiviati. Dalle indagini erano emersi contatti fra Maiolini e Messineo che aveva fornito al primo informazione sull'indagine. L'allora direttore generale disse di avere avuto soltanto contatti “istituzionali” con il capo dei pm palermitani per fargli presente che altri procedimenti, aperti in altre Procure, erano stati archiviati. Messineo, dal canto suo, ha sempre sostenuto di avere fornito informazioni note, visto che ai funzionari indagati era già stato notificato l'avviso di garanzia.
 
Una prima richiesta di rinvio a giudizio era stata firmata dal pm Verzera e dall'aggiunto Agueci, ma venne poi ritirata perché i tempi non erano ancora maturi. Quindi ci fu la richiesta di giudizio immediato, respinta dal Gip. Infine l'inchiesta è stata riassegnata al pm Ferrari, dopo che Verzera è andato a Trapani, che assieme all'aggiunto Petralia ha firmato la richiesta di rinvio a giudizio perché gli indagati “non impedivano, pur avendo l'obbligo giuridico di evitarlo, che fossero pretesi e applicati interessi usurari”. 
 
In particolare, i tassi avrebbero inciso rispettivamente per 5 mila euro (di cui 4 mila compensati) e 3.495 sui conti di due società.

Prima di sottoscrivere un piano di rientro è necessario verificare il rapporto bancario

La preoccupazione incomincia a farsi strada e si cerca la soluzione chiedendo alla banca l'allungamento del mutuo o, nell'ipotesi di apertura di credito in conto corrente, di poter rientrare gradualmente, con il versamento di rate mensili. L' accordo per la ristrutturazione del debito è una scelta giusta che consentirà all'azienda di avere ancora il necessario "ossigeno" per continuare l'attività con meno preoccupazioni.
 
Pur tuttavia, molte di queste aziende hanno ristrutturato i loro precedenti debiti nei confronti delle banche senza alcuna consapevolezza dei vizi dei loro contratti (usura, anatocismo, commissioni, spese e oneri non dovuti) e, peraltro, lo hanno fatto assumendo un nuovo debito con la costituzione di garanzie (fideiussioni, ipoteca) che la banca prima non aveva.
In numerosissimi casi esaminati dal Codacons, attraverso un'analisi dettagliata dei conto correnti o degli altri rapporti bancari (mutui, prestiti personali, ...), è emerso che gli utenti avevano diritto alla restituzione di somme ingenti e che se ne fossero stati a conoscenza non avrebbero affatto concordato con la banche "il rientro" e, soprattutto, non lo avrebbero fatto a quelle condizioni.
 
Infatti, in un caso, un piccolo imprenditore era felice di avere concordato l'estinzione del rapporto di conto corrente con un versamento di €.7.000,00 a fronte di un saldo passivo di circa 18.000; lo è stato un po' meno quando, a seguito di una diagnosi certificata del conto corrente, ha scoperto che era lui ad essere creditore della banca di circa 25.000,00. 
Un'altro utente privato ha stipulato un nuovo mutuo per estinguerne due precedenti per i quali si era attardato nel pagamento delle rate, senza sapere che uno dei due precedenti mutui era usurario e che, quindi, non solo non avrebbe dovuto più pagare le ultime rate, ma aveva diritto anche alla restituzione degli interessi pagati.
 
Una diagnosi certificata e dettagliata dei rapporti bancari può essere per l'utente uno strumento utile a cogliere per tempo segnali di difficoltà e quindi ad anticipare una situazione di crisi. Infatti, solo con la piena consapevolezza dei propri diritti, l' imprenditore o il consumatore sarà in grado di individuare le operazioni di rientro meritevoli di essere concordate con la banca ed evitare che la "medicina" sia peggiore della malattia.

News da sogno per automobilisti: Rc Auto a 150€ dal 2015

Una Rc Auto-bufala: stavolta il sogno di tanti automobilisti avrebbero potuto trasformarsi in realtà, ma un quadro così roseo non sarebbe stato credibile in una crisi del genere e soprattutto in un panorama politico come quello attuale. Secondo la notizia diffusa dal Corriere del Mattino, sarebbe stato il senatore Ermes Maiolica del Movimento 5 Stelle a proporre una legge che obblighi le assicurazioni a rispettare il limite dei 150 euro annui. Il politico avrebbe ottenuto anche l’unanimità di Pd e Lega, permettendo l’applicazione del provvedimento con gioia della popolazione.
 
Il senatore avrebbe anche rilasciato alcune dichiarazioni di gaudio, soprattutto per l’ottenuto favore da parte dei partiti maggiori. Inoltre, il Corriere afferma che sarebbe stata eliminata “l’esclusiva di dieci anni per i contratti assicurativi, azzerando così le spese a carico del cliente per il cambio di assicurazione, e l’esclusiva degli agenti assicurativi monomandatari”: è quanto si legge poco prima di un grande annuncio. In merito a ciò, infatti, il blogger dichiara l’apertura del mercato assicurativo, senza distinzioni per età, provenienza geografica o anno di conseguimento della patente.
 
MA COSA C’E’ DI VERO? – Il limite del 150 euro annui prefissato per le assicurazioni non esiste, anche se il Corriere afferma che esso sia stato sancito dalla legge 180 del 1978. Il M5S è effettivamente oggetto dell’ostruzionismo attuato dai partiti di maggioranza, ma tutto il resto della notizia non ha alcun fondamento. Del resto, lo stesso “blogger” ha reso noto questo fatto, come si può leggere in fondo alla pagina del sito. 
 
✍  FAQ    Chi siamo     
Info Privacy