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Notizie

I morti per la crisi e i grandi evasori impuniti

Sono 119 i morti in Italia che si sono tolti la vita a causa della crisi economica nel 2013, 60 di queste morti sono riconducibili alle cartelle esattoriali. 

Sono persone che non ce l'hanno fatta. Cittadini di serie B ! 

E poi ci sono i furbi, quelli che hanno grandi patrimoni, che le tasse le evadono, danno del tu al fisco e pagano con calma. Perchè c'e' sempre tempo per pagare. Perchè in uno stato dove ci sono figli e figliastri, impuniti e poveri diavoli, chi ha i soldi un modo per risolvere lo trova sempre. Senza perdere la testa.

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La storia di Ciro Gianforte vessato dalle banche. Guarda il video

Un'altra storia, una delle tante squallide e orrende di cui le banche sono totalmente responsabili. Ciro Gianforte è uno di quelli che in gergo viene definito un 'usurato di Stato' che, per un debito di 1092 euro, l'istituto finanziario gli ha portato via la casa.
 
A luglio 2013 la casa di Ciro, in via Pio La Torre 7, è stata messa all'asta giudiziaria per la sesta volta. Il proprietario è un ex bancario, disoccupato da otto anni. Per la banca non è altro che un 'soggetto pericoloso' che potrebbe creare problemi. "Sono disperato. Una vita di sacrifici che svaniscono per due rate del mutuo pagate in ritardo. Nella mia stessa situazione ci sono più di 4 milioni di famiglie italiane. Mi rivolgo alle istituzioni e persino a Papa Francesco. Non si può finire nella morsa di questi avvoltoi".
 
Nella vicenda c'è un legame con la figlia Sabrina, una delle tante imprenditrici del settore enogastronomico. La donna fu vittima di estorsione ed ebbe la forza di denunciare i suoi persecutori. I genitori di Sabrina garantirono con la propria casa alcune fideiussioni bancarie. Ciro ha fondato un'associazione 'anti usura bancaria aiutiamoci'
"Sono circa 4.200.000, oggi le famiglie che corrono il rischio di subire una procedura esecutiva, il pignoramento,  della prima e unica casa. Anni di sacrifici fatti con grande impegno per avere un tetto sicuro. Per dare ai propri figli una serenità dove crescere e con amore essere una famiglia" aggiunge ancora il presidente Ciro Gianforte. A giugno dello scorso anno la morte di Giovanni Guarascio dopo che si è dato fuoco per la sua casa venduta all'asta. L'associazione è punto di riferimento per imprenditori, famiglie che "inconsapevolmente sono vittime del sistema finanziario, ma non azionano nessuna iniziativa a difesa" scrivono sulla pagina internet i sostenitori del progetto. "È possibile esprimere la propria volontà sostenendo le modifiche del codice civile. 
 
Basta un semplice conto corrente bancario, mutuo per diventare vittime del sistema usuraio delle banche ma anche delle esattorie. Questa proposta di legge - si legge - sancisce e fissa l’impignorabilità dell’unica casa di proprietà, in ossequio al principio previsto nella nostra Costituzione, il diritto di abitazione, nel rispetto della persona umana, come previsto e tutelato dagli articoli 2,3,32 e 47 della Costituzione. 
 
Vengono protetti i componenti  del nucleo familiare residenti presso l’abitazione; fino al momento in cui questi vi risiedono, non possono essere allontanati dall’abitazione. Quante volte Vi sarà capitato che dopo un semplice ritardo del pagamento di una rata, avvolte dovuto anche ad un errore del sistema bancario, ad una momentanea mancanza di liquidità, ad una momentanea perdita di lavoro, o cambiamenti e priorità vitali hai ritardato il pagamento, con il conseguente ed eccessivo lievitare degli interessi.  Ma questo non giustifica l’accanimento delle Banche e non solo".
 

Vai in rosso di 100 euro e la banca ti applica 50€ di interessi extra.

Mettiamo che non abbiate un fido, oppure l’abbiate, ma lo sforiate di pochi euro. Grave errore. Per dieci giorni di sconfino di 100 euro si pagano in media 33 euro fra commissioni e interessi, ma la cifra può toccare i 50 euro e mezzo (Unicredit 50,46 euro, Mps 50,51 euro). Per paradosso, tanto vale sforare (banca permettendo) per lo stesso periodo di mille euro: in quel caso la spesa media sarebbe di neanche cinque euro in più (37,77 euro).
 
È come dire che per dieci giorni di scoperto per 100 euro si paga un interesse effettivo medio del 33%, che può superare il 50%. Nel caso dei mille euro, invece, l’interesse effettivo sui dieci giorni è basso, il 3,7%, ma attenzione a non sforare tanto per un solo giorno: il costo sarebbe di 33,34 euro in media. Insomma: no al rosso di tanti soldi (oltre i 500 euro) per pochi giorni; no al rosso di pochi soldi (meno di 500 euro) per tanti giorni. Il contrario della proporzionalità. 
È l’effetto della Civ, la contestata commissione d’istruttoria veloce, introdotta al posto della commissione di massimo scoperto. 
 
Capitolo conti ordinari. Contengono i costi massimi bancari: sono poco diffusi (il 73% dei conti correnti è a pacchetto nelle prime cinque banche italiane, dice l’Abi), ma utili per capire l’andamento delle spese. Il loro costo annuo (Isc) è in media di 360 euro, contro i 345 di un anno fa (dati al 31 dicembre): +4,3%. 
Ma su dieci banche, sei hanno alzato i prezzi. 
La più cara è la Popolare dell’Emilia Romagna con 755 euro (+7%), segue Cariparma con 450 (+15%), quindi il Banco Popolare con 400 (stazionario). La meno costosa è Bnl con 238 (stabile). Meglio i conti a pacchetto, insomma. 
 
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