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Equitalia: Cassazione estende il diritto di impugnazione dei contribuenti

Capita a volte, di scoprire, per puro caso, di avere un debito con l’Agenzia di Riscossione. Da oggi, chi si trova in questa situazione può contestare l’estratto di ruolo senza dover aspettare un’ulteriore intimazione. A deciderlo, la Corte di Cassazione a Sezioni Riunite, che, con una sentenza emessa il 2 ottobre scorso, ha rigettato la tesi finora dominante, secondo cui era possibile contestare solo alcune tipologie di atti, elencati nell’articolo 19 Dlgs n. 546 del 1992
 
La Cassazione ha così sancito il diritto del contribuente a prendere immediatamente le opportune precauzioni, per proteggersi da una misura ritenuta illegittima, anche in presenza di un atto come l’estratto di ruolo, non idoneo in termini di pretesa tributaria.
 

 

«Tassi usurari: necessario abbassare la “soglia” per tutelare i cittadini»

Tasso soglia, tutela per i cittadiniTasso_Soglia

Quando si tratta di debiti, la discrezionalità e il relativismo dei punti di vista non è mai una buona cosa. 
 
L’esempio lampante è rappresentato dal cosiddetto “tasso soglia”, il valore  “limite” al di sopra del quale gli interessi applicati dagli istituti di credito si definiscono usurari
 
Confedercontribuenti ha perciò chiesto il varo di una legge che disciplini in modo più stretto la definizione degli oneri a carico dei clienti bancari, imprese o famiglie che siano.
 
«È assolutamente irragionevole che, di fronte al fatto che oggi per le banche il costo del denaro è allo 0,5%, la soglia di usura determinata da Via Nazionale sia ancora quella di un tasso dell’8,5% su mutui a tasso fisso e del 7,71% su mutui a tasso variabile, soglia altissima se teniamo conto che nel 2007 quando le banche compravano il denaro al 4% la soglia di usura era determinata all’8,3% su base annua». A parlare è Carmelo Finocchiaro, presidente Confedercontribuenti
 
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L’associazione propone di fissare il tasso soglia entro e non oltre un aumento del 50% rispetto all’andamento medio di acquisto del denaro da parte delle banche nell’ultimo semestre. Si stima che tale azione farebbe risparmiare a imprese e famiglie circa il 70% dell’importo attualmente “bruciato” in interessi.
 
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Da redazione 
 


 
 

 

Commissione Tributaria Regionale annulla cartelle esattoriali gonfiate

I maghi non sono gli unici a saper fare i giochi di prestigio con i soldi. La burocrazia a volte si dimostra anche più esperta e abile. Così, Equitalia aveva moltiplicato il debito di un contribuente fino a toccare quota 30.000 euro. Fortunatamente però, è intervenuta la Commissione Tributaria Regionale di Milano che, accogliendo l’istanza presentata da un cittadino, ha annullato le cartelle. L’avviso di pagamento è inefficace, se non integrato da indicazioni inerenti le modalità di computo degli interessi.
 
La decadenza è quindi il destino delle cartelle che «riportano solo la cifra globale dell’importo dovuto,senza indicare come si è arrivati a tale calcolo, non specificando le singole aliquote prese a base delle varie annualità».